Ricordate il famoso videogioco arcade Arkanoid, prodotto dalla software house giapponese Taito nel 1986 e ispirato all’arcade Breakout del 1976? Lo sviluppatore Omar Rizwan è stato capace di creare una versione rudimentale del famosissimo videogioco in un file PDF.
Ovviamente non si tratta di nulla di sorprendente, ma poter giocare all’interno di un file PDF, di solito concepito per leggere documenti, è davvero divertente. L’autore del progetto ha sostanzialmente trasformato le righe di testo nei famosi mattoncini da rompere con la pallina: si può giocare spostando il mouse all’interno del documento e il tutto include anche un contatore per il punteggio. (clicca qui per giocare)
Quello condotto da Rizwan è un esperimento interessante, utile a scoprire le numerose potenzialità di questo formato di file così diffuso nel mondo. Nell’uso quotidiano, infatti, i file PDF rivestono un ruolo fondamentale nella divulgazione dei documenti e possono incorporare oggetti 3D, Javascript, elementi Flash, compatibili con i lettori più famosi come quello di Adobe e con il browser Google Chrome.
Arkanoid è considerato una pietra miliare dei videogiochi arcade e negli anni ha ispirato innumerevoli cloni e giochi simili. L’originale venne pubblicato anche per numerosi computer e console, perlopiù dalla stessa Taito o da Imagine Software, un’etichetta di Ocean Software. Lo scopo del gioco è superare 33 livelli in cui, come in Breakout del 1976, bisogna abbattere un certo numero di mattoncini colorati colpendoli con una sfera.
Sul fondo dello schermo si trova la navicella Vaus che il giocatore può muovere solo orizzontalmente e agisce da racchetta con cui far rimbalzare la sfera contro i mattoncini; naturalmente bisogna evitare che la sfera cada nella porzione di schermo sottostante alla Vaus, pena la perdita di una vita. Nel 33º e ultimo livello non ci sono mattoncini da distruggere ma si ha unicamente lo scontro con Doh, che appare come una testa gigante che spara proiettili e che il giocatore dovrà colpire più volte con la sfera fino alla sua eliminazione.