RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccole dimensioni si potranno smaltire nei negozi di elettronica con una superficie superiore ai 400 metri quadri. È il nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente che partirà il 22 luglio. I negozianti dovranno adibire un’area allo smaltimento gratuito.
Si chiama “uno contro zero” il decreto del 31 maggio 2016, n. 121 emanato dal Ministero dell’Ambiente per lo svolgimento del deposito preliminare alla raccolta presso i distributori e per il trasporto, ai sensi dell’articolo 11, commi 3 e 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49. (16G00131) (GU Serie Generale n.157 del 7-7-2016). Il decreto regola la modalità per lo svolgimento delle attività di ritiro gratuito da parte dei distributori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di piccolissime dimensioni, nonché i requisiti tecnici per lo svolgimento del deposito.
In parole povere, il ministero ha dato il via ad una nuova modalità di smaltimento dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni come vecchi telefoni cellulari, smartphone, tablet, piastre elettriche ecc. Queste apparecchiature potranno essere smaltite nei negozi con una superficie di almeno 400 metri quadri e in cambio non dovranno effettuare alcun acquisto da qui il nome “uno contro zero“. Tutti i negozi con una superficie di almeno 400 metri quadri saranno, a partire dal 22 luglio 2016, obbligati al ritiro delle piccole apparecchiature. I negozi più piccoli, invece, hanno facoltà di decidere se accettare o meno lo smaltimento del rifiuto elettrico od elettronico.
I RAEE che possono essere smaltiti “uno contro zero” sono caratterizzati da correnti con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la corrente continua. Oltre ai già citati smartphone, tablet e vecchi cellulari si potranno smaltire gratuitamente anche asciugacapelli, piastre per capelli, spremiagrumi, lettori mp3, sbattitori elettrici e apparecchiature simili.
In più tutti i negozi che hanno l’obbligo del ritiro devono accollarsi anche l’onere di adibire un’area apposita allo smaltimento di questo tipo di rifiuti. Non saranno accettati esclusivamente quei prodotti che possano arrecare danno alla salute, si legge nel decreto: “I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE di piccolissime dimensioni nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza del personale per motivi di contaminazione o qualora il rifiuto in questione risulti in maniera evidente privo dei suoi componenti essenziali e se contenga rifiuti diversi dai RAEE“.