Tre matematici hanno presentato la soluzione ad un problema che, in condizioni normali, avrebbe richiesto ad un essere umano almeno 10 milioni di anni per leggerlo. L’annuncio è stato diramato lo scorso venerdì in Francia, presso il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS).
Quello delle “terne pitagoriche” è un problema che riguarda la comunità matematica da oltre 35 anni. E, durante la conferenza scientifica internazionale “SAT 2016”, organizzata a Bordeaux, tre scienziati angloamericani hanno dichiarato di essere riusciti a rispondere al quesito grazie al computer.
A permettere l’impresa è stato un algoritmo di produzione francese e la potenza di un supercalcolatore. Il risultato è equivalente, per estensione, a “tutti i testi digitalizzati detenuti dalla Library of Congress”, pari a 200 terabyte. La soluzione sta provocando scalpore tra i matematici specialisti. E, per quanto sostengono i matematici, anche molto semplice. “È possibile colorare ogni numero intero positivo (1, 2, 3, 4, 5, …) in blu o rosso, in modo che ogni breve elenco (in gruppi di tre elementi) di interi a, b, c sia corrispondente alla nota equazione di Pitagora “a2 + b2 = c2”. E in modo tale che siano tutti dello stesso colore”.
In altre parole, se nella serie 3, 4 e 5, il 3 e il 5 sono blu, poi il 4 deve essere rosso, e così via. “In questo enigma, gli esperti di informatica hanno risposto che è quindi possibile colorare gli interi fino a 7.824, ma non oltre“, spiega Laurent Simon, del Computer Research Laboratory Bordeaux, che fa parte dell’Università di Bordeaux.
Una risposta inattaccabile per un essere umano, in quanto vi è la “decima potenza di 2.300 in modi per colorare quei numeri fino a 7.825“, spiega ancora il ricercatore. Per arrivare a questa conclusione, Marijn Heule (dell’Università del Texas di Austin), Oliver Kullmann (Swansea University) e Victor Marek (Università del Kentucky, a Lexington), hanno utilizzato varie tecniche per ridurre le probabilità a 1 miliardo, e poi hanno cercato di formare dei gruppi.
Il supercalcolatore Stampede della University of Texas ha impiegato solo due giorni per rivedere quei gruppi e dare la risposta attesa da 35 anni da parte della comunità matematica.