Samsung ha deciso di portare in tribunale Huawei per la presunta violazione di 6 brevetti. Secondo quanto si apprende dalle testate giornalistiche, l’azienda sud coreana si sarebbe rivolta alle autorità di Pechino denunciato, appunto, una violazione dei diritti di proprietà intellettuale. Il danno stimato si aggira intorno ai 12 milioni di dollari.
Samsung vs Huawei: che la battaglia abbia inizio. Sembra il titolo, forse un po’ scontato, di un film, eppure non è così. Ancora una volta, ci ritroviamo davanti all’incipit di una lunga diatriba legale che avremo modo di conoscere più approfonditamente nel corso dei prossimi mesi.
Tutto nasce lo scorso 25 maggio quando Huawei dichiara di aver depositato in tribunale due cause contro Samsung per la presunta violazione di 12 brevetti mobili. Nello specifico, la compagnia cinese accusa la rivale sud coreana di essersi impadronita di ben 8 brevetti legati ai dispositivi mobili e di ben 4 brevetti relativi alle reti cellulari. E il tutto sarebbe avvenuto per sfruttare alcune tecnologie offerte dalle reti 4G LTE. Pertanto, al fine di far valere i propri diritti, il colosso cinese si era infine rivolto alle autorità di Shenzhen e della California.
Ahn Seung-ho, vice presindente della proprietà intellettuale di Samsung, aveva prontamente replicato che, molto presto, la società avrebbe intrapreso un’azione legale contro Huawei per “difendere i propri interessi commerciali“. E, infatti, due mesi dopo, sembra essere arrivata l’attesa risposta. E non solo: Samsung avrebbe chiesto all’avversario cinese un risarcimento danni di 80,5 milioni di yuan, ovvero circa 12 milioni di dollari, e il ritiro immediato dal commercio di Huawei Mate 8.
“Nonostante i nostri sforzi per risolvere amichevolmente la questione, è stato purtroppo necessario intraprendere azioni legali per difendere la nostra proprietà intellettuale” sarebbe stata la giustificazione fornita dalla nuova accusa.
Come andrà a finire questa disputa legale? Senza alcun dubbio, lo scopriremo nel corso delle prossime settimane.