I visori Dlodlo V1 sono una vera rivoluzione nel settore della realtà virtuale perché sembrano dei normalissimi occhiali da sole che pesano appena 88 grammi e sono sottili 16 millimetri. Le lenti sono degli schermi con una risoluzione di 2560 x 1024 pixel ognuno e insieme offrono un campo visivo di 105 gradi.
I visori Dlodlo V1 sono dotati di un head tracking che rileva la posizione della nostra testa nell’ambiente virtuale, si adattano automaticamente alla distanza delle pupille per offrire una visione perfetta e ottimale oltre ad essere anche regolabili per i miopi.
Gli occhiali non prevedono, però, un alloggiamento per lo smartphone come sui visori simili perché i V1 possono essere connessi al PC o al Dlodlo D1, una scatoletta che rielabora il segnale in chiave VR e lo invia via cavo agli occhiali. Dentro questa scatoletta è presente una CPU quad core, 4GB di RAM e 32GB di memoria interna, il tutto gestito dal sistema operativo proprietario Dlodlo OS.
Al momento il marchio prevede di distribuire i contenuti compatibili attraverso un app store proprietario dove si troveranno anche i giochi della prima Xbox e della PSP.
E’ recente, inoltre, la ricerca da parte di Microsoft Research di una soluzione a uno dei problemi più comuni e fastidiosi che si hanno con i visori per la realtà virtuale, ovvero la nausea.
Dopo un utilizzo prolungato di questi dispositivi progettati per la realtà virtuale, infatti, molte persone sono solite avvertire un senso di malessere e per questo motivo Microsoft si sta adoperando per consentire un’esperienza confortevole anche nel caso di utilizzo intenso di questa tecnologia.
Il problema nasce da un limite fisico dettato dalla natura dell’occhio umano che ha un campo visivo massimo di 180 gradi mentre quello dei visori VR è di circa 100 gradi.