In pochi giorni, dopo esser stato rilasciato e nemmeno disponibile in tutto il mondo, Pokémon GO è uno dei giochi di maggior successo nella storia. Le azioni Nintendo sono schizzate a razzo e il gioco è stato scaricato con una rapidità mai vista prima. Per questo immenso successo ottenuto, c’è chi istantaneamente prevede possano nascondersi delle “trappole” per irretire ignari utenti.
Mentre il gioco ancora attende di essere disponibile in tutto il mondo, molti utenti stanno scaricando app senza certificazioni ufficiali. E, spesso, non solo non è l’applicazione che sostiene di essere, ma contiene un virus, responsabile del consueto furto di informazioni. “Uno dei punti più importanti è che Pokémon GO non è ancora disponibile in tutti i paesi; quindi, le applicazioni non ufficiali di gioco che vengono scaricate possono contenere malware“, ha fatto sapere Cristian Borghello, specialista di sicurezza informatica per l’agenzia Telam. Questo accade sui dispositivi Android, il sistema operativo di Google, perché quelli iOS non sono autorizzati ad installare applicazioni senza certificati.
Cosa fare per evitare di cadere in questa trappola? Il modo più semplice (oltre alla pazienza che richiede anche una buona dose di furbizia) è quello di non scaricare il gioco, a meno che non sia disponibile su Google Play Store, come tutti sanno il negozio ufficiale della società statunitense. In questo modo, l’utente sarà sicuro al 100% che la sicurezza delle applicazioni non sarà compromessa.
Ed è anche la chiave per tenere a mente che l’applicazione ufficiale in questione è stata sviluppata da Niantic, una società di Google, e da Nintendo franchising, società che detiene i diritti Pokémon. Questo presupposto è molto importante in quanto sono disponibili app di gioco anche con piccoli cambiamenti nel nome, ma estremamente nocive per lo smartphone Android.
Ad esempio, sempre l’agenzia Telam ha segnalato ben tre false applicazioni Pokémon GO nel Play Store di Google. Uno dei falsi titoli è Pokemon GO Ultimate. Questa applicazione deliberatamente blocca lo schermo del dispositivo della vittima e diventa letteralmente inutile (fino a quando non viene riavviato). Attenzione, quindi, a cosa installiamo.