Il Galaxy Note 7 è stato presentato, ammirato, confrontato, soppesato e scartato. Ma cosa combina Samsung? La serie Note era, sì era, il top del top, ma le scelte di quest’anno dell’azienda sudcoreana lasciano molti dubbi e anche l’amaro in bocca. Il mix tra il Galaxy Note 5 e il Galaxy S7 Edge dà come risultato finale un Note 7 meno meno, un 6 e mezzo ad essere buoni.
La serie Note di Samsung è stata, fin dalla prima generazione, una ventata di novità nel panorama mobile. Poi tutti i produttori, compresa Apple, hanno iniziato ad aumentare la dimensione dei loro dispositivi e i phablet hanno preso forma e sempre più apprezzati dagli acquirenti. Tra questi i Galaxy Note sono sempre spiccati per innovazione e funzionalità non presenti su altri device, nemmeno quelli della serie Galaxy S.
Le dubbie scelte di Samsung
Samsung quest’anno ha deciso di fare delle scelte a dir poco dubbie. Passi il salto dal 5 al 7, il senso è stato spiegato pi volte, ma è meglio ribadirlo. Ora le due serie, quella dei Note e dei Galaxy S sono allineate, a parer mio allineate anche con il numero di iPhone in arrivo a settembre. Difficile, invece, far passare la scelta delle caratteristiche che vedono, addirittura, ridurre la dimensione della batteria a 3500 mAh rispetto ai 3600 mAh dell’S7 Edge. Il Note 7 è un mix tra le caratteristiche del Note 5 e quelle dell’S7 Edge, le funzioni della S Pen del phablet dello scorso anno unite a quelle del phablet presentato a Barcellona nel mese di febbraio di quest’anno. Peccato che si porti dietro la fotocamera dell’S7 Edge e non quella del Note 5.
È vero che 100 mAh non sono tanti, però, non dimentichiamoci che il Note 7 ha un display da 5,7 pollici contro i 5,5 dell’S7 Edge. 14,48 cm di diagonale contro 13,97 cm, significa una superiore richiesta energetica e, di conseguenza, una minore durata. Di quanto sia inferiore potremo scoprirlo solo dopo averlo testato, ma è chiaro che non c’è dubbio che la durata sarà inferiore a quella dell’S7 Edge.
Dunque, impermeabilità, ricarica veloce, fotocamera, display, processore, RAM sono le stesse identiche del Galaxy S7 Edge. Quali sono le novità? Lo scanner dell’iride che non si può definire una vera novità perché già introdotta dai Lumia 950 e 950XL, cos’altro rimane? A certo, il Note 7 ha uno storage interno di 64GB, tanto spazio che lascia il tempo che trova visto che i 32GB dell’S7 Edge sono espandibili. A questo punto conviene comprare un Note 7 a 879€ quando l’S7 Edge è praticamente identico, S Pen a parte, e costa 500€? La risposta sembra più che ovvia.
Come andrà a finire
Non è la prima volta che Samsung opta per scelte che poi le costano caro, ad esempio l’assenza della microSD nei Galaxy S6 ha avuto un impatto molto negativo sulle vendite dei dispositivi portando a introiti disastrosi lo scorso anno. Le cose sono migliorate proprio con gli S7 e in particolare con l’S7 Edge che con il calare repentino del prezzo potrebbe essere venduto ancora per molto tempo.
Le scelte intraprese con il nuovo device non fanno che indebolire la sua posizione nel mercato. Una delle caratteristiche dei Note, che li ha contraddistinti, sono sempre state le elevate funzionalità associate ad hardware di ultima generazione. Ora, invece, sembra che Samsung abbia intrapreso la strada di un device aggiornato ogni sei mesi come tipico di Sony e sappiamo che per l’azienda giapponese la situazione è critica.
Il (Note 5 + S7 Edge =) Note 7 è un dispositivo certamente di buon livello, ma non è altro che mix e non un top di gamma, IL top di gamma che ci aspettavamo. Dopo tanti rumors, l’attesa è finita in una bolla di sapone. Samsung rivogliamo i tempi in cui portavi davvero qualcosa di nuovo come avvenuto fino al Note 3, spero non rimpiangerai questa tua scelta.