La NASA ha rilasciato questa settimana un importante annuncio secondo il quale starebbe preparando per settembre una missione che mira a raggiungere l’asteroide Bennu. Il pericolo dato da questa pericolosa roccia spaziale è quello relativo alla possibilità di poter colpire la Terra nel raggio di 120 anni. Non da ultimo, secondo gli scienziati, questo asteroide potrebbe rispondere alla domanda sull’origine del pianeta, se fosse possibile studiarlo.
La missione OSIRIS-Rex avvicinerà l’asteroide nel mese di agosto 2018, dopo un anno in orbita intorno al Sole. Si prevede che i dati raccolti e le fotografie ci aiuteranno a capire meglio la formazione della Terra e l’origine della vita sul pianeta. “Bennu può contenere la struttura molecolare essenziale per l’origine della vita e gli oceani della Terra. La missione OSIRIS-Rex sarà fondamentale nel determinare il caso per mitigarne l’impatto eventuale e le proprietà fisiche e chimiche
“. Così si legge sul sito ufficiale della missione.Si prevede che la navicella OSIRIS possa far ritorno sulla Terra nel 2023. Il suo successo sarà determinato non solo per il fatto che avremo più informazioni per poter far diventare il nostro pianeta un luogo più sicuro nel caso di un possibile impatto di un meteorite; ma gli scienziati avranno anche più strumenti a disposizione per scoprire l’esatta origine della vita e del pianeta.
La missione OSIRIS-Rex è stata sviluppata dalla NASA e l’Università dell’Arizona. Il lancio del veicolo spaziale è schedulato per l’8 settembre 2016. Per raggiungere il pericoloso asteroide Bennu, il razzo orbiterà intorno al Sole per 365 giorni e approfitterà del campo gravitazionale della Terra per spingersi fino all’asteroide. OSIRIS-Rex è l’acronimo dei principali obiettivi della missione: “Origine, interpretazione spettrale, Resource Identification, sicurezza ed esplorazione del materiale di superficie”.