Google Car è divenuto orfano nella giornata di ieri di uno dei suoi membri e “piloti” più importanti: Chris Urmson, direttore del programma dal 2013 si è dimesso e si è dichiarato alla ricerca di una nuova entusiasmante avventura.
Il manager dell’azienda californiana di Mountain View, che si aggregò al progetto nell’ormai lontano 2009 e ne venne a capo nel 2013, ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili. Lo stesso ha poi affermato: « Ora, 1,8 milioni di miglia di guida autonoma più tardi, è arrivato il momento di ritirarmi e di ricerca la mia prossima avventura. Dopo aver diretto le nostre automobili per l’equivalente di 150 anni di guida umana ed aver aiutato nel coordinamento tra ricerca pura e sviluppo di un prodotto che noi speriamo possa essere utilizzato in tutto il mondo in futuro, sono finalmente pronto per una nuova sfida. »
Nonostante la triste e preoccupante notizia, il direttore della divisione “Google Car”, John Krafcik, è rimasto impassibile ed ha ringraziato calorosamente Urmson per la sua partecipazione al progetto. Nelle sue parole è possibile notare la stima ed il rispetto nei suoi confronti: « Chris è un collega e leader meraviglioso. Fino a sette anni fa (data del suo arrivo), l’idea che un’automobile potesse auto-guidarsi non era altro che una pura e semplice idea. Parte con i nostri più calorosi ringraziamenti. » Secondo alcune voci di corridoio, però, le dimissioni sarebbero arrivate in seguito ad alcune divergenze tra le opinioni di Kraficik e quelle di Urmson. Notizie naturalmente smentite dai diretti interessati.
Il progetto continua imperterrito la sua marcia, senza blocchi e rallentamenti. Da parte nostra non possiamo che augurare il meglio per lo sviluppo di questa nuova rivoluzionaria tecnologia, capace di modificare realmente e significativamente il modo in cui viviamo le nostre vite.