Snapchat sta generando una serie di polemiche. Ancora una volta, e purtroppo non va bene. Per la seconda volta, infatti, gli utenti e altri social network accusano la popolare app di razzismo. Questo perché alcuni filtri con i quali creare le immagini più buffe su prenderebbero gioco degli utenti “orientali”. In particolare gli asiatici.
E sì, naturalmente, questo filtro porta con sè tutto il cliché e i pregiudizi a queste fisionomie spesso associati: le guance rosa, gli occhi a mandorla quasi completamente chiusi. Il colore giallo non poteva mancare nel filtro in questione.
Di fronte a queste accuse, il social network si è difeso adducendo la scusa che si trattava di filtri basati su anime e in nessun modo lateva alcun pregiudizio razziale.
Ma come abbiamo detto in precedenza, questa non è la prima volta che si accusa Snapchat di razzismo. Circa 3 mesi fa, infatti, un altro scandalo lo ha coinvolto. Il filtro incriminato si chiamava “Bob Marley”. Forse sarebbe passato inosservato, se non fosse stato che il filtro ha commemorato il 20 aprile. Cioè, il 4/20, una data simbolo per i consumatori di marijuana. Per qualche ragione, ancora una volta Snapchat aveva così deciso di celebrare questa data con il volto del celebre cantante reggae. E sì, questo ha causato la furia nelle reti sociali.
Snapchat consente di personalizzare con adesivi le proprie immagini. Forse la migliore idea per il momento, come hanno dimostrato questi ultimi mesi, è usare con una certa accortezza i filtri e che le decisioni a loro riguardo non sono state le più sagge.
Dallo scorso luglio, gli utenti possono personalizzare i propri scatti e smiley grazie ai “bimojis” che si avvicinano all’app perché Snapchat ha comprato “Bitstrips”, la società dietro queste immagini divertenti. La cifra “modesta” pagata dal social network per questa applicazione è stato circa 100 milioni di dollari. Anche se “Bitsrips” esiste dal 2012, non era ancora ben conosciuto dai giovani. E, inutile dirlo, ciò non ha fatto altro che giovare.
Questa opzione non è ancora del tutto incorporata in Snapchat. È comunque disponibile per iOS e Android e la si scarica gratuitamente. Una volta eseguita l’installazione, si può accedervi e iniziare a creare il “bitmoji”. Si possono aggiungere le proprie caratteristiche personali, come il colore degli occhi, dei capelli e della pelle, o quelle dei propri amici o partner. Ma si può anche creare un nuovo personaggio. Quando questo sarà completrato, si vedrà l’opzione per la sincronizzazione con Snapchat. Una volta selezionato, si apre l’app e il “bitmoji” apparirà nello stesso menu, insieme agli altri smiley e adesivi.
Ma è bene stare attenti. E non incappare nel l’errore di offendere nessuno per caratteristiche fisiche riconducibili a questa o quella razza.