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Pubblicità, gli annunci online sono tutti uguali per gli utenti

Pubblicità, la maggior parte degli utenti non riesce a distinguere gli annunci pubblicitari da quelli naturali

Pubblicità, secondo uno studio britannico, in media il 55% degli internauti confonde i risultati naturali e quelli pubblicitari nella SERP di Google. Preoccupante la situazione degli utenti più anziani, coloro i quali incontrano le maggiori difficoltà.

Nel mese scorso uno studio dell’OFCOM (Office of communications – Ufficio federale di comunicazione) ha evidenziato come più la metà degli internauti web britannici non comprende la differenza tra annunci naturali (SEO – Search Engine Optimization) e annunci pubblicitari (SEA – Search Engine Advertising) all’interno dei risultati di ricerca del motore “Google”. La situazione è ancora più critica, invece, se si analizzano i dati dell’ultima ricerca del sito inglese “Varn“, secondo la quale il 54,7% degli utenti non percepisce alcuna distinzione tra questi due tipi di risultati.

Pubblicità, circa il 55% degli intervistati confonde i risultati naturali e quelli pubblicitari

Pubblicità, gli utenti che hanno difficoltà a riconoscerla sono in aumento

Uno studio della medesima società, ma riguardante il mese di febbraio mostrava dei risultati sempre piuttosto allarmanti ma meno rilevanti: il 50% degli intervistati non faceva distinzione, quasi 5 punti percentuali in meno rispetto alla situazione attuale. Dal rapporto, infine, emerge una profonda confusione per gli individui meno giovani (al di sopra dei 55 anni), questi ultimi, infatti, confondono i risultati di ricerca nel 63.6% dei casi.

Pubblicità, i più giovani la riconoscono più facilmente dei più anziani

Una situazione sicuramente bizzarra, ma non particolarmente allarmante e sicuramente vista di buon occhio dalle società di web marketing e web advertising (ad es. Google). Inoltre, il sistema pubblicitario online è ninfa vitale per tutti quei servizi nati dal progresso e dall’evoluzione tecnologica, dunque, un po’ di sana pubblicità in più non può far male a nessuno. In Italia la situazione non sembra particolarmente differente, perché si sa: ogni mondo è paese!

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Pubblicato da
Gianluca