Ed ecco a voi Lifestage. La nuova creazione di Facebook è interamente dedicata ai ragazzi e si tratta di ‘un’app che, ne siamo sicuri, promette di far tendenza. È stata lanciata lo scorso venerdì: over ventenni, quindi, che siete all’ascolto, potreste non esserne interessati. Vediamo perchè.
Lifestage nasce come una sorta di video social network: insomma, per capirsi, come la filosofia di Facebook è quella di postare pensieri, opere e link di vario genere, su questa nuova app si parla e si registrano brevi clip. Il successo è immediato.
Non si affretti il popolo di Android a scarica l’app, ma corra invece quello fedele ad iOS. Lifetage, infatti, è disponibile da subito sui dispositivi Apple e ancora non è dato sapere quando arriverà la versione per Android.
Anche chi ha sviluppato questa nuova piattaforma multicolor è molto giovane. Ha 19 anni e si chiama Michael Sayman, già product manager tra le fila di Facebook. Allo stesso modo che per il ben più famoso Mark Zuckerberg, l’intraprendente ragazzo ha ideato quest’app per scambiare aggiornamenti sul proprio stato con i compagni del college.
Come funziona
Dopo aver scaricato l’app, Lifestage richiede di registrare un breve video nel quale ci si mostra e ci si presenta personalmente. La modalità, ovviamente, è a discrezione dell’utente. Come anche il “mood” che lo contraddistinguerà. Il primo video
e i successivi andranno a rimpinguare il profilo che dell’utente che, in tal modo, oltre a poter comunicare con gli amici, potrà anche esprimere visivamente quel che gli piace o meno. Inoltre, e nell’era dell’immagine appare fondamentale, ciò andrà a beneficio di un ritratto a tutto tondo e pressoché reale della persona.L’app è stata appositamente ideata per gli studenti. Gli “over 21” possono scaricare l’app e registrarsi su Lifestage, ma non potranno visualizzare i profili degli altri iscritti. Questo perchè, essendo un’app strettamente legata alla vita da college, saranno gli studenti il vero “popolo” della piattaforma con le loro storie da corridoio scolastico.
In fase di registrazione, si dovrà quindi indicare la propria scuola e, al raggiungimento di almeno 20 iscritti che frequentano lo stesso istituto, si potrà accedere alla piattaforma completa. Chi ben ricorda, era questa la stessa procedura che caratterizzava Facebook all’epoca del lancio.
Da specificare, infine, che l’app non è connessa a Facebook. Quindi, le due registrazioni sono autonome e una non esclude o obbliga l’altra. Lo scopo di Lifestage, infatti, è quello di riconquistare gli utenti più giovani che, da un po’ di tempo, sembrano bazzicare altri lidi. Snapchat su tutti.