Linux è uno dei sistemi operativi desktop che hanno fatto la storia dell’informatica ed è anche la base dell’OS più amato e famoso al mondo: Android. Quest’oggi il pinguino compie 25 anni di vita, ripercorriamola insieme.
Linux all’inizio era solo un po’ idee casuali, inglobate in qualcosa di instabile ed insicuro. In particolare, il progetto rappresentava la volontà di un giovane studente di 21 anni, Linus Benedict Torvalds, di lanciare un sistema operativo per l’architettura i386. In un messaggio pubblicato il 25 agosto 1991 su “Usenet”, lo studente cercava l’appoggio degli utenti Minix (un clone di Unix) e indicava il progetto come personale/hobby, senza alcun intento professionale.
All’epoca il nucleo dell’OS possedeva solamente 10.000 linee di codice, difficilmente riutilizzabili a causa di problemi legati all’hard disk. Ma ben presto, nel corso degli anni, sempre più sviluppatori hanno preso parte al progetto, facendo avanzare il sistema e rendendo unico fino ai giorni nostri. Il kernel è divenuto sempre più compatibile con un gran numero di materiali ed architetture e poco tempo dopo si è assistito ad una delle sue più grandi invenzioni: le distribuzioni. Le prime due della storia sono state nello specifico Slackware et Debian, arrivate nel 1993, e seguite da Red Hat Linux, l’anno successivo.
Questi primi anni di vita, però, hanno anche evidenziato l’arrivo di numerosi problemi, tra cui la proliferazione di un numero eccessivo di distribuzioni ed alcuni dibattiti a livello legale, come ad esempio l’accusa rivolta a Linus Torvalds di aver copiato il codice di Minix. Fortunatamente, il creatore di quest’ultimo ha smentito le voci infamanti, ma quest’idea è rimasta nella testa di molti, probabilmente invidiosi del successo inaspettato.
Tra i più grandi processi legali, inoltre, ricordiamo quello di SCO Group, che ha accusato numerose distribuzioni di Linux di aver violato il proprio copyright. Attualmente il processo, che si svolge dal 2003, volge al termine e sembra veder ancora una volta vincente il sistema operativo rispetto ai suoi accusatori.
Di sicuro non si può dire che gli smartphone attuali siano equipaggiato con Linux, tuttavia, quest’ultimo è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo del kernel Android. Infatti, prima gli inventori del sistema del robottino verde e poi successivamente Google hanno lavorato e modificato il kernel Linux per adattarlo alle esigenze del mondo mobile e creare, dunque, il proprio sistema operativo.
Come abbiamo visto, quindi, il successo enorme ottenuto da Linux nel corso della sua storia è dovuto essenzialmente alla sua straordinaria adattabilità. L’OS, infatti, può essere trovato ovunque, dai PC, ai dispositivi mobile, dai robot ai grandi data-center, divenendo perfino un’alternativa importante nel mondo professionale, un settore che Torvalds non aveva nemmeno immaginato di poter raggiungere.
Di sicuro il sistema che conosciamo oggi è completamente diverso da quello del 1991. Esso è più strutturato, più sicuro e sviluppato da professionisti pagati appositamente, grazie al sostegno economico di un vasto numero di imprese, tra cui Intel, Red Hat, Linaro, Samsung, SUSE, IBM, Renesas, Google, AMD, e ARM. Tanti auguri, dunque, al pinguino più famoso al mondo e lunga vita all’open source!