La ricercatrice spagnola Carmen Hijosa ha scoperto come realizzare tessuti e materiali con caratteristiche simili al cuoio, studiando le proprietà delle foglie di ananas. La donna ha fondato la società Ananas Anam, dedicata allo sviluppo del cuoio vegano: il Piñatex. Si tratta di un’alternativa etica e sostenibile, basata su biomateriali in grado di soppiantare l’utilizzo di prodotti di origine animale e di rendere il cuoio “cruelty free“.
Malgrado ci sia ancora molto da lavorare per produrre un tessuto non-biodegradabile con maggiore durata e resistenza rispetto le foglie di ananas, la ricerca scientifica sembra compiere passi da gigante. L’obiettivo è limitare la commercializzazione di prodotti di origine animale.
Basti pensare al cuoio, un materiale che si ricava dalla lavorazione della pelle degli animali e che, a seguito di un processo chiamato “concia“, viene reso imputrescibile. Conosciuto nel gergo comune con i termini “pelle” o “pellame“, il cuoio si ottiene dall’allevamento di animali – come bovini, ovini, caprini, suini, equini e, più raramente, canguri, cervi e struzzi – destinati all’abbattimento per scopi alimentari.
Come accennato in precedenza, questo materiale viene considerato altamente resistente e, soprattutto, igienico tanto da favorire, nel caso di calzature, la traspirazione del piede scansando le condizioni necessarie per la nascita di funghi. Pertanto, la pelle animale viene ritenuta adatta alla produzione di molti manufatti di uso comune. Qualche esempio? Scarpe, giacche, borse, cinture, portafogli e così via.
Grazie agli studi ventennali di Carmen Hijosa, condotti nelle Filippine, molto presto sarà possibile sostituire il cuoio animale con un composto realizzato con prodotti vegetali. La ricercatrice spagnola, a capo dell’Ananas Anam, ha dichiarato che per produrre un metro quadro di Piñatex – il cui costo ammonterebbe a circa 23 euro al metro quadro – sarebbero sufficienti soltanto 16 ananas, ovvero circa 480 foglie.
Le immagini proposte rappresentano degli esempi concreti di prodotti dall’Ananas Anam. Carmen sarebbe stata ispirata da un viaggio condotto nelle Filippine. Difatti, in quell’area geografica, durante i riti nuziali e le feste più significative, viene indossato il barong tagalog: una camicia trasparente decorata con ricami. Un indumento tradizionale, intessuto con fili sottili e, al contempo forti, provenienti dalle foglie di ananas. Pertanto, questa particolare maglia in fibre diviene somigliante a una tela che può essere tinta e stampata in consistenza diversa.
Il Piñatex è un sottoprodotto che viene ricavato dalla coltivazione degli ananassi. Gli scarti ottenuti dal processo industriale di trasformazione divengono biomassa che può essere, altresì, impiegata come sostanza da convertire in fertilizzante.