Google ha dichiarato che addestrerà DeepMind al riconoscimento dei tessuti sani e dei tessuti tumorali. L’intelligenza artificiale di Mountain View avrà il compito di analizzare centinaia di risonanze effettuate alla testa e al collo dei malati oncologici. L’automa fornirà ai medici una diagnosi clinica e dettagliata del paziente. Il progetto, portato avanti con l’University College di Londra, si configura come un approccio scientifico innovativo, volto a ottimizzare l’impiego della radioterapia.
La radioterapia è una terapia medica basata su radiazioni ionizzate. Essa viene utilizzata per contrastare la manifestazione di forme tumorali attraverso un fascio di fotoni penetranti, di 5-10 MeV di energia, che danneggiano il DNA delle cellule malate. In questo modo, viene impedito alle medesime di riprodursi.
Tuttavia, per impedire la compromissione delle cellule sane, i fasci delle radiazioni vengono sagomati e rivolti da diverse angolazioni. Essi finiscono per intersecarsi nel centro della zona da trattare dove, chiaramente, confluisce una maggiore dose di energia. Pertanto, risiedendo nei pressi degli organi vitali, la presenza di una massa tumorale al cervello e al collo complica l’esecuzione di tale operazione.
I ricercatori dell’University College di Londra sostengono che l’intelligenza artificiale di Google guiderà la radioterapia riducendone il tempo e, soprattutto, il numero delle radiazioni. In questo modo, sarà inoltre possibile migliorare l’efficacia delle cure. Yen-Ching Chang, coordinatore dell’ambizioso progetto, ha dichiarato che “DeepMind permetterà al medico di risparmiare tempo e di poter trascorrere più tempo con il paziente al fine della ricerca“.
Nello specifico, la macchina analizzerà oltre 700 esami in forma anonima per imparare a segmentare il tumore. Grazie a questo processo, DeepMind svilupperà un algoritmo in grado di condurre autonomamente la radioterapia all’interno del nosocomio britannico. Secondo gli esperti, questa terapia medica impiegherà soltanto un’ora per essere portata a compimento.
Oltre a Big G, molti altri rappresentanti della tecnologia hanno deciso di investire nella ricerca scientifica. A partire da Watson, la tecnologia cognitiva di IBM, che ha già salvato la vita a una donna affetta da una grave forma di leucemia.