Pokémon Go, dopo un breve periodo di stallo, è tornato a far discutere di sé per via della sua decisione di installare un’arena da combattimento o “palestra” all’interno del Bataclan, il tristemente noto teatro parigino colpito dagli attentati del 13 novembre 2015.
Dopo Auschwitz ed altri luoghi delicati, il celebre gioco per dispositivi mobili ha deciso di installare una palestra all’interno del Bataclan, il teatro dove solo alcuni mesi or sono morirono ben 90 persone (per lo più giovani studenti) a causa di un attentato terroristico rivendicato dallo Stato Islamico. La notizia, diffusa dal quotidiano più longevo di Francia “Le Figaro“, ha fatto il giro del web nel paese transalpino ed in tutto il mondo nelle scorse ore, suscitando sconforto ed indignazione.
Pokémon Go, i responsabili del gioco si giustificano e si scusano per l’inconveniente
A detta dei responsabili del titolo, però, non vi è alcuna intenzionalità e si tratterebbe di una svista. Infatti, la mappa di Pokémon Go è basata su quella già presente in un altro gioco di Niantic, “Ingress“, datato novembre 2012, vale a dire tre anni prima del tragico evento. Gli sviluppatori, quindi, avrebbero dimenticato di aggiornare il server a livello cartografico.
Un caso simile era già successo qualche settimana fa (ed anche un anno fa sempre con il gioco “Ingress”) nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, dove gli responsabili della struttura memoriale erano insorti contro Nintendo a causa dell’installazione di un PokéStop.
Per dovere di cronaca, infine, ricordiamo che il teatro “Bataclan” verrà riaperto nel prossimo mese di novembre, a distanza di un anno esatto dal quel terribile giorno. Nella speranza che Niantic, Nintendo e Google risolvano il più celermente possibile il problema, vi invitiamo a continuare a seguirci per ulteriori novità in merito. Stay tuned!