Questa volta Facebook deve rispondere alle domande della Commissione Europea. L’Antitrust ha chiesto al social network di Mark Zuckerberg alcuni chiarimenti legati alle recenti modifiche sulla privacy riguardo l’uso dei dati raccolti attraverso WhatsApp.
Proprio nelle scorse settimane, il popolare servizio di messaggistica istantanea ha introdotto una modifica dei termini di servizio e dell’informativa sulla privacy. In particolare, al centro della controversia, sarebbe stata posta la possibilità, da parte delle aziende, di poter comunicare con gli utenti sfruttando la chat, così come avviene per Messenger. Inoltre, grazie all’ultimo aggiornamento, i numeri telefonici degli utenti saranno automaticamente connessi ai sistemi di Facebook affinché il social network possa offrire migliori suggerimenti di amici e inserzioni pubblicitarie affini agli interessi espressi dall’utente.
Lo scorso 25 agosto, sul blog ufficiale di WhatsApp, era apparso il seguente messaggio a voler rassicurare tutti gli iscritti: “Continueremo ad offrire un’esperienza priva di barriere, ostacoli, pubblicità di terzi o spam. Nonostante ciò, fa parte dei nostri progetti di testate nuovi metodi di comunicazione tra le persone e le imprese nei mesi a venire“.
“Stiamo facendo delle domande. Il fatto che non ci fosse una condivisione dei dati è stato un fattore decisivo quando la fusione“, fra Facebook e WhatsApp, “è stata approvata ed è ancora parte della decisione. Per questo facciamo delle domande per capire cosa succede“, afferma Margrethe Vestager. La commissaria Ue precisa che l’inchiesta, attualmente in corso, rappresenti un approccio “molto pragmatico“.