Nel tentativo di convincere gli utenti più ostinati Samsung limita la carica dei Note 7 attraverso un aggiornamento software via OTA, nel tentativo di costringere l’utenza a riconsegnare i Note 7 prima che possano arrecare seri danni a cose o peggio, a persone.
Non è una scelta fatta alla leggera, ma sembra essere davvero l’ultima spiaggia per Samsung. Dopo essersi dimostrata lenta nel richiamare globalmente i suoi Galaxy Note 7, ora l’impegno della casa coreana è quello di scongiurare il peggio.
Il Galaxy Note 7 soffre di un difetto di fabbricazione della sua batteria interna. All’incirca l’1% dei dispositivi soffrirebbe di questo difetto, che porta il telefono a bruciare o esplodere durante la ricarica.
Ci sono già moltissimi casi in cui il Note 7 è stato dichiarato la causa certa di danni a cose o persone. Samsung è dovuta correre ai ripari, dapprima con un richiamo “volontario” dei dispositivi. Il pericolo è serio dato che anche le compagnie aeree hanno vietato il trasporto dei Note 7 all’interno dei loro velivoli.
I danni tra la sostituzione dei dispositivi e quelli d’immagini ammontano a cifre davvero stellari. Di sicuro non sarà contenta la casa coreana, che sul suo flagship dedicato alla produttività punta davvero molto ogni anno.
In tutto ciò, la cosa che più colpisce è che nonostante il tam-tam mediatico, ci siano ancora dei Note 7 in giro. Gli utenti, vuoi per pigrizia o mancanza di risorse, non sono intenzionati a restituire i dispositivi. E’ apparso online anche un sito che vi permette di conoscere dall’IMEI se il vostro Note 7 sia pericoloso oppure no.
La soluzione per la restituzione Samsung l’ha trovata in un aggiornamento OTA: dal prossimo 20 settembre questo update software forzerà i Note 7 a ricaricare al massimo il 60% della batteria. Con questo escamotage si evita che la batteria si surriscaldi troppo a causa della prolungata sessione di ricarica rapida, che genera molto calore.
Sicuramente questo aggiornamento non piacerà agli utenti, ma sembra essere l’unico modo sensato per assicurarsi che coloro i quali non l’abbiano ancora fatto restituiscano i propri Note 7 per farli sostituire con un modello funzionante.