Se c’è una cosa che tutti vorrebbero è una batteria che duri almeno per tutto il giorno. Con gli smartphone non è un obiettivo facile da raggiungere e spesso si ricorre alle power bank per arrivare a fine giornata. Sul metodo di ricarica di una batteria ci sono ancora molte idee confuse come quella di doverla far scaricare completamente prima di metterla in carica.
In realtà, questa idea è del tutto sbagliata e invece di aumentare la durata della batteria ne riduce le capacità. Invece, per mantenere la batteria in buona salute e assicurarsi che sia in grado di mantenere quanta più carica possibile bisogna comportarsi in modo differente. Le batterie agli ioni di litio di tutti i moderni telefoni cellulari sono costituite essenzialmente da due sezioni: un anodo (dove è immagazzinata tutta la potenza) e un catodo (dove va tutta l’energia). Tra di loro c’è uno strato chiamato elettrolita.
L’anodo è riempito con elettroni. Il catodo vuole tali elettroni. L’elettrolita rende più difficile questo passaggio generando così energia. Quando si ricarica il dispositivo gli elettroni tornano dal catodo all’anodo. Quindi, perché le batterie agli ioni di litio alla fine perdono la loro capacità di tenere la carica? La capacità degli elettroni di passare agevolmente da anodo a catodo degrada nel tempo. Ogni volta che la batteria del telefono lavora, uno strato di “elettrolita solido” si accumula sull’anodo. Lo stesso accade al catodo, con “l’elettrolita di ossidazione”. Entrambi impediscono all’anodo e al catodo di poter immagazzinare gli elettroni come prima.
Eseguire molti cicli riduce sempre più la capacità di carica del telefono, e, infine, la batteria smette di immagazzinare molti elettroni fino ad arrivare a morire dopo cinque ore di utilizzo, anche dopo una carica al 100 per cento. Questo è il motivo per cui ogni batteria agli ioni di litio è valutata per un certo numero di cicli. Quasi tutti i dispositivi di consumo, comprese le batterie degli smartphone, hanno un numero di cicli compreso tra i 300 e i 500.
Che cosa c’entra tutto questo con il motivo per cui è meglio caricare il telefono quando la carica è ancora al 50 per cento? Tutto si riduce a una cosa chiamata “profondità di scarica”. In sostanza, indica la quantità di potenza della batteria che si utilizza prima di iniziare la nuova carica. Quando si aspetta che la carica scenda fino quasi allo zero per cento, ad esempio al di sotto del 10 per cento, la batteria perde la sua capacità di mantenere la carica dopo 300 a 500 cicli. Ma, se si utilizza soltanto il 50 per cento della batteria prima di inserirla nuovamente in una carica, si può arrivare a superare i 1200 ed arrivare fino ai 1500 cicli prima.
A questo punto viene da chiedersi come si potrà utilizzare il Galaxy Note 7 la cui batteria Samsung ha deciso di bloccare al 60 per cento di carica. Significa una sola cosa, durata scarsissima e batteria rovinata, per fortuna tutte le unità dello sfortunato phablet saranno sostituite.