News

UMi Plus, ecco perché la batteria dura così tanto!

La batteria di UMi Plus ha un’autonomia che va ben oltre quella garantita dai terminali con 4000 mAh di scorte energetiche. Soprattutto, come l’azienda stessa ha dichiarato, la possibilità di utilizzare il phablet per 2 giorni, prima di ricaricarlo, non dura soltanto un mese! Questo è quello che compare negli ultimi comunicati. Dietro questa convinzione ci sono diverse motivazioni.

UMi Plus, la batteria dura tanto per quattro motivi

  1. La batteria del phablet è marchiata Sony. Dopo 900 cicli di ricarica, questa è ancora all’80% della sua effettiva capacità, circa il doppio rispetto all’offerta della concorrenza;
  2. UMi Tri-control Charge Technology 3.0 è il nuovo sistema di ricarica dell’azienda; ogni volta che il terminale viene attaccato al caricatore, questo esegue costanti test su diversi parametri del phablet (temperatura, utilizzo, voltaggio della batteria, ecc..). L’effettivo voltaggio di output viene dunque adattato in tempo reale alla situazione. Questo significa ricaricare UMi Plus
    senza stressare il sistema e la batteria, oltre a mantenere una temperatura più bassa di 5 gradi rispetto ai caricatori della concorrenza;
  3. Mediatek Helio P10 è uno dei migliori processori presentati quest’anno e fa egregiamente il suo dovere anche su UMi Plus; la grande ottimizzazione hardware/software permette al Soc di ottimizzare l’utilizzo di risorse, eliminando le attività in background inutili ed ottimizzando quelle ad alto consumo (merito di Doze);
  4. Profili di risparmio energetico: come tutti gli smartphone moderni, anche UMi Plus ha le sue modalità software per intervenire nel consumo di energia; “Intelligente”, “Maratona” o “Personalizzata”. Ogni modalità interviene in maniera più o meno intensa sull’ottimizzazione delle risorse. Ovviamente, rimane “Doze” – interessante funzione implementata da Android Marshmallow – per il controllo delle applicazioni ad alto consumo energetico.
Ancora interessati a vincerne uno? Basta collegarsi a questo indirizzo!
Condividi
Pubblicato da
Carla Stea