Il richiamo di 2,5 milioni di Samsung Galaxy Note 7, dopo che ha preso fuoco ed è esploso, mette in evidenza la sfida che i produttori di device elettronici si trovano a dover combattere maggiormente. La sfida, infatti, è quella di cercare di fare in modo che il dispositivo incameri sempre più carica, ma rendendoli al contempo sempre più sottili. E, non da ultimo, sempre più desiderosi e impazienti di accelerare il lancio e battere la concorrenza sul tempo.
Samsung ha confermato che ci sono stati decine di casi in cui le batterie hanno preso fuoco. E, spesso, mentre erano in carica. E consiglia agli utenti di spegnere il device fino alla sua sostituzione, che avverrà a partire dal 19 settembre.
Il Galaxy Note 7 ha creato non pochi problemi per la questione della batteria “incendiaria”. Una velocità di ricarica che può causare problemi e, sin da subito dopo il suo rilascio, gli utenti hanno iniziato a lamentarsi di un problema che si è poi diffuso su diversi dispositivi. Tanto che, in un caso eclatante, Addirittura una jeep ha preso fuoco sul vialetto di casa dove era parcheggiata. Le autorità dell’aviazione negli Stati Uniti, in Europa e in Australia, dal canto loro, hanno consigliato ai passeggeri di non usare o di non portare il Note 7 a bordo degli aeromobili e nè di imbarcarlo con i bagagli.
Il presidente della divisione telefonia mobile di Samsung, Koh Dong-jin, ha detto di aver trovato un “piccolo errore” nel processo di produzione delle batterie. Un problema, a detta sua, molto difficile da rilevare. E, a quanto pare, un difetto della batteria che aveva aumentato le probabilità di riscaldarsi. Questo tipo di guasto è inimmaginabile se il produttore della batteria ha controlli di qualità adeguati. Lo dichiara Wan Chul Park, ex direttore della divisione batterie del Centro di Ricerca dell’Istituto di tecnologia elettronica della Corea del Sud. Ed ha aggiunto che si dovrebbero cercare altri fattori a riguardo e che possono aver contribuito al surriscaldamento. “Se la tesi è corretta, Samsung è anche una delle società più importanti“, ha detto Park. “Ma sembra che ci sia un semplice problema alla batteria“.
Il tempo e le considerazioni di carattere commerciale sono altri fattori che influenzano il lancio di un telefono cellulare e la sicurezza. Nel 2015, Samsung, in vista del rilascio del suo nuovo Galaxy Note, anticipò sui tempi Apple che era in procinto di lanciare il suo nuovo iPhone nel mese di settembre.
Prima che si verificassero le prime esplosioni, Samsung avrebbe dovuto far fronte ad una serie di problematiche anche per soddisfare la domanda del Note 7. L’azienda non ha riferito chi è il fornitore delle batterie difettose. Secondo CW Chung, analista di Nomura Securities a Seoul, ha riferito che il 70% è fornito da una propria divisione SDI e il restante 30% da Amperex Techology Ltd., società cinese anche avrebbe anche fornito la batteria di iPhone.
Problemi con le batterie al litio non sono nuovi e hanno effetto su tutti i tipi di prodotti, dalle automobili ai velivoli Tesla Boeing 787, ma c’è da dire che non si erano mai visti così tanti incidenti con le batterie agli ioni di litio. Questo tipo di batterie sono popolari perché sono leggere, piccole e hanno molta più energia rispetto ad altri dispositivi. Ma immagazzinare tanta energia in una batteria così piccola, con una struttura estremamente sottile e separata da componenti infiammabili, è comunque suscettibile di surriscaldamento. Se queste strutture non funzionano bene, si producono reazioni chimiche che generano calore.
Per alcuni, invece, pare che Samsung si sia affrettata a rilasciare il device senza prendere le necessarie precauzioni. “Non hanno avuto altra scelta“, hanno detto alcuni esperti. Ma è pur vero che parte del problema è stata la decisione di anticipare il lancio del dispositivo da parte di Samsung. “Se ci fosse stata sufficiente garanzia di sicurezza, non si sarebbero verificate esplosioni“. A differenza di Samsung, Apple ha modificato l’hardware e il software che produce lei stessa per realizzare un iPhone in modo più efficiente. Samsung, al contrario, si è concentrata sull’aumento della capacità delle loro batterie.
Evidentemente, il problema principale è stata la fretta. In nome della sicurezza degli utenti.