Secondo un recente studio condotto da comScore relativo all’utilizzo di applicazioni mobili negli Stati Uniti rivela che il 49% degli utenti scarica una media pari a zero di applicazioni al mese. Almeno questo è quanto è emerso dai dati relativi ai mesi tra aprile e luglio, riguardo la metà dei possessori di smartphone oltre i 13 anni. Questo accade oltreoceano, ma le cose non vanno diversamente da noi, dove l’uso massiccio dei device vede una predominante delle diverse applicazioni di messaggistica e social network.
È una cattiva notizia per l’App Store, il Google Play Store e gli sviluppatori in genere. Ma tutto questo riflette un cambiamento che più o meno è in grado di farci percepire qualcosa di più sui consumatori. L’era del “c’è un’app per questo” e del “c’è un’app per tutto” non è certo terminata, ma pare siamo passati inevitabilmente a concentrare i nostri bisogni su un alcune applicazioni che rimangono per molto tempo in cima alle classifiche delle più scaricate.
Il restante 51% dei possessori di smartphone? Pare che questi siano quelli che scaricano una media di 3,5 applicazioni al mese. Secondo comScore, una minoranza di utenti (circa il 13%) esegue più della metà di tutti i download registrati in un dato mese. Sono questi quelli che possono essere definiti utenti esperti? Quella dell’esperienza, probabilmente, è un’altra questione