Non c’è pace per Samsung in questo ultimo trimestre. A Taytay, nelle Filippine, un Galaxy S7 Edge ha preso fuoco dal nulla nella tasca di un ragazzo. Dopo le famose vicende legate all’esplosione della batteria in molti Samsung Galaxy Note 7, è il fratello minore a gettare letteralmente benzina sul fuoco per l’azienda coreana, che già non naviga in acque tranquille.
Quando ormai le esplosioni legate ai Galaxy Note 7 sembravano una cosa del passato, ecco affiorare nuovi problemi per Samsung e la sua immagine. Un ragazzo filippino di nome Weng Briones ha visto ieri la sua tasca prendere improvvisamente fuoco. Il ragazzo ha subito postato sui social media la foto del suo nuovo Galaxy S7 Edge completamente bruciato e inutilizzabile. Non ci sono molti dettagli sulle cause dell’incidente, l’utente ha dichiarato di aver riportato lo smartphone al Samsung Mobile Store dal quale lo aveva comprato in un centro commerciale della sua città, Taytay.
Apparentemente, lo staff dello store ha immediatamente rimborsato l’utente dell’intero prezzo del device. Nel suo post, Weng ha ringraziato lo staff del negozio per il loro intervento immediato rispetto al suo problema.
Come saprete già, durante il mese di settembre Samsung era stata citata in giudizio in New Jersey da un uomo finito in ospedale con ustioni di secondo e terzo grado a causa dell’esplosione della batteria di un altro S7 Edge nella sua tasca. La vittima, Daniel Ramirez, aveva riportato delle dolorose lacerazioni alla gamba e, secondo l’uomo, l’incidente gli ha causato delle ferite permanenti.
Gli utenti stanno perdendo fiducia in Samsung che deve necessariamente affrettarsi per correre ai ripari. Dopo le vicende legate ai Galaxy Note 7, ora sembra che anche molti S7 Edge soffrano dello stesso problema e, soprattutto in virtù del lancio mastodontico di questi dispositivi, dove Samsung faceva motivo di vanto della loro sicurezza, l’azienda coreana si trova in un mare di guai, sia economici, vista la sostituzione gratuita di più di un milione di Note 7 dal costo di 1.5 milioni di dollari, sia di immagine, dato che gli utenti, ovviamente, non si fidano più nel comprare i prodotti del colosso coreano.