Dare il controllo della propria casa ad un ‘totale sconosciuto’ non è forse un’idea così allettante ma quando questo straniero è un’intelligenza artificiale dotata di speakers, supponiamo che molti non avranno difficoltà ad accettare il compromesso. Google Home è arrivato tra noi, vediamo di cosa si tratta.
All’evento del 4 ottobre a San Francisco, sicuramente, i grandi protagonisti sono stati i nuovi smartphone top di gamma di Google, Pixel e Pixel XL, tuttavia, come abbiamo già avuto modo di documentare, Big G non è stata parca con le novità, una di queste, probabilmente la più accattivante in prospettiva è stata proprio Google Home. L’AI che si pone in diretta concorrenza con Echo e Alexa di Amazon, è guidata dall’Assistant companion di Google che è in grado, con l’esperienza, di crescere, imparare e adattarsi a noi.
Una delle prime cose che balzano all’occhio è sicuramente la dimensione di Google Home. Il dispositivo è composto da due parti, la prima, lo speaker, ha un design davvero accattivante in grado anche di cambiare colore e, nonostante i renders leaked non abbiano dato giustizia alle dimensioni, è davvero contenuta. È così piccola e compatta che potrebbe comodamente stare in un palmo di mano. Il pannello touch sensitive, invece, posto nella parte superiore, ha LED incorporati, e ci consentirà di alzare od abbassare il volume dello speaker a piacimento, inoltre i LED si accenderanno ogni volta che impartiremo un comando vocale.
Parlando di comandi vocali, funzione principale di Google Home, essi ci consentiranno una buona quantità di azioni, dal riprodurre la nostra musica preferita al conoscere le condizioni meteorologiche per il giorno seguente o ancora accendere o spegnere la luce nella stanza. Home riesce a riconoscere perfettamente la frasi e la voce dell’utente grazie ai suoi di microfoni a ‘campo allargato’. Per impartire un comando vocale sarà sufficiente pronunciare la classica frase di avvio, uguale a quella per Google Now, “Okay Google“, e procedere dunque con l’azione desiderata. Sembra che il microfono sia in grado di riconoscere la voce anche se coperta da rumori di sottofondo.
Parte integrante di Home è il suo sistema di speaker hi-fi che è possibile osservare con perizia rimuovendo la base. Considerando la sua dimensione c’è da rimanere impressionati dalla sua potenza e dalla pulizia del suono che non solo rimane cristallino e corposo nonostante l’assenza di bassi ma la sua potenza non viene compromessa dai rumori ambientali di sottofondo. Inoltre se doveste possedere due o più impianti Google Home connessi, la musica verrà riprodotta in sincronizzazione garantendo un ottimo effetto surround o coprendo più stanze nella stessa abitazione, tutto ovviamente tramite WiFi e non via Bluetooth. La ragione della preferenza per la connessione internet è presto detta, Google Home ha la stretta necessità di essere sempre connesso al fine di poter riconoscere istantaneamente i comandi vocali, inoltre la sincronizzazione audio è ottenuta molto più facilmente via WiFi che via Bluetooth. Alcuni potranno storcere il naso davanti all’assenza della connessione Bluetooth, tuttavia Home è pensato per rimanere fermo a fare da ‘soprammobile’ connesso alla rete elettrica, quindi sarebbe quantomeno scomodo usare questo tipo di connessione.
Quando visualizziamo il mondo del domani, forse anche influenzati da film e serie televisive (qualcuno ha detto Mr. Robot?), immaginiamo sicuramente un qualche tipo di intelligenza artificiale che monitori tutto all’interno della nostra abitazione. Google Home ha fatto il primo passo in questa direzione e non solo per la sua abilità nel rispondere alle nostre domande e ad eseguire i compiti impartiti ma anche per la sua abilità di controllare la casa tramite una vasta gamma di smart devices come Chromecast, Nest, Philips Hue e molti altri, e sicuramente questo numero sarà sempre crescente in futuro.
I pre-order per portarsi a casa questo pezzo di futuro sono già attivi al prezzo di 129$. Il dispositivo verrà lanciato ufficialmente sul mercato il prossimo 6 novembre e garantirà una prova gratuita di sei mesi di YouTube Red. Cosa ne pensate? Porterete la vostra casa nel futuro di Google?