Non è la prima volta che si sente parlare di smartphone o cellulari che fermano proiettili destinati a persone che, per fortuna, avevano il dispositivo esattamente nella posizione ideale per non essere colpiti. Questa volta la notizia arriva da un tweet di un ex dipendente Nokia, Peter Skillman, ora lavora con Microsoft, che ha lavorato nel team di sviluppo del dispositivo lanciato sul mercato nel 2013.
Alla richiesta di ulteriori informazioni Skillman ha risposto che la notizia gli era stata riferita da un collega e nulla più si sa a riguardo. Sono diversi i dispositivi che nel corso degli anni hanno salvato da ferita certa, in alcuni casi anche mortale, i propri proprietari. Tra questi un Samsung Galaxy Mega durante gli attentati di Parigi, un Lumia 520 ha salvato le natiche, nel vero senso della parola, ad un poliziotto brasiliano.
Un HTC Evo 3D ha salvato la vita ad un dipendente di un distributore di benzina in Florida durante una rapina. Un BlackBerry, siamo nel 2010, ha protetto una ragazza da un colpo accidentale partito dall’arma del fidanzato. Nokia ancora protagonista con un vecchio X2, l’incidente è avvenuto in Siria e un Nokia 5800 XpressMusic ha salvato la vita di un uomo nello Yemen nel 2011.
Non poteva mancare nella lista anche un iPhone, febbraio 2012, che ha fermato un proiettile diretto al cuore del suo proprietario. In questo caso, però, il proiettile ha prima rallentato passando attraverso un parabrezza di un auto. Nel 2007 a fare da giubbotto antiproiettili ci ha pensato un iPod.
Nel 2008, erano tanti i Motorola Razr nelle tasche delle persone, era il periodo dei telefoni a conchiglia. Un giardiniere della Louisiana è stato colpito da un proiettile vagante, il suo Razr ha fermato il colpo.