Samsung Galaxy Note 7 ricondizionato è esploso a Nicholasville nello stato del Kentucky (Stati Uniti d’America). Il caso si è verificato durante la scorsa notte ed ha visto protagonista il suo proprietario: Michael Klering, costretto a recarsi d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale. È il terzo esemplare del lotto di terminali ricondizionati che esplode in questi ultimi giorni.
Il caso Galaxy Note 7 non accenna a placarsi e continua a far precipitare la situazione finanziaria di Samsung. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, un dispositivo ricondizionato e venduto negli USA sarebbe esploso durante la notte ed avrebbe provocato delle ustioni al suo proprietario. Samsung sembrerebbe al corrente della vicenda, ma per il momento non ha espresso alcuna dichiarazione a riguardo e non ha ancora scoraggiato i propri clienti a non utilizzare i nuovi modelli commercializzati.
Samsung Galaxy Note 7 ricondizionato esploso, le dichiarazioni del proprietario
Secondo quanto dichiarato dallo stesso proprietario all’emittente televisiva locale “WKYT”: «Nel corso della notte ho aperto gli occhi ed ho visto fumo ovunque, percependone anche il cattivo odore. Ho guardato intorno e mi sono accorto che il mio dispositivo era in fiamme.» Il device era stato rimpiazzato dal colosso sud-coreano da meno di una settimana.
A seguito del ricovero in ospedale, inoltre, allo sfortunato cliente è stata diagnosticata una bronchite acuta, causata dal fumo tossico inalato. «Ho vomitato una materia nera dalla bocca. Ero molto spaventato» ha aggiunto poi l’uomo.
Uno strano messaggio da parte di Samsung
Ma la cosa più sconvolgente è che il signor Michael Klering si era rifiutato, almeno all’inizio, di restituire il suo primo smartphone ed attenderne uno nuovo ricondizionato. A seguito della sua solitaria protesta, però, era arrivato uno strano messaggio da parte di un rappresentante di Samsung che affermava: «Potremo limitare la durata della vostra batteria se dubititeremo che si tratti di un dispositivo difettoso, oppure potremo tranquillamente lasciarlo così com’è e vedere se diventa una minaccia alla vostra salute o meno.»
A seguito di questa lettera missiva, dunque, lo sfortunato uomo sembra essersi deciso a restituire il suo device. Mai e poi mai si sarebbe aspettato di riceverne uno ricondizionato, veramente pericoloso per sé ed i suoi cari.
Samsung si prepara ad una seconda campagna di richiamo?
Visto e considerato che i casi di esplosione del nuovo lotto ricondizionato continuano a divenire sempre più persistenti, Samsung potrebbe decidere di avviare una seconda campagna di richiamo. Questa volta, però, potrebbe essere definitiva e, di conseguenza, Galaxy Note 7 potrebbe divenire presto solo un brutto ricordo. Sicuramente il gigante attenderà ancora un po’ prima di dichiarare ufficialmente una tale evenienza. Staremo a vedere come evolverà la vicenda nel prossimo futuro, stay tuned su Tecnoandroid.it!