Tecnoandroid ha testato per voi il visore Expower nella versione 2016. Il 2016 è stato senz’altro l’anno dell’esplosione dei visori per la realtà virtuale, spuntati da ogni dove e con i prezzi più disparati, pronti, dal canto loro, a fare una lotta spietata a quelli più noti di case come Sony e HTC.
Il visore Expower si presenta all’interno di una semplicissima scatola di cartone su cui è stampato, di lato, il nome del prodotto.
La dotazione è piuttosto esigua: all’interno del box, infatti, è presente solamente il visore ed un piccolo panno per la pulizia dello stesso.
La parte frontale del visore Expower, una volta aperta, offre l’alloggiamento per smartphone con schermi da 4 fino a 6 pollici, con apposito adattatore se le dimensioni del display non raggiungono i 5”.
Una delle caratteristiche più interessanti, non presente in tutti i visori in commercio, soprattutto quelli più economici, è la possibilità di regolare le lenti sia nella distanza delle pupille, sia nella distanza focale, in modo da rendere confortevole anche un utilizzo prolungato.
A questo proposito, la costruzione in solida plastica e la presenza di un’ottima imbottitura lungo i bordi riduce in maniera considerevole il fastidio provocato dal visore (peso di 349g, a cui va aggiunto il peso dello smartphone), previa però un’attenta regolazione delle 3 cinghie, 2 laterali ed 1 frontale. Da segnalare comunque l’assenza di imbottitura a livello nasale.
Il funzionamento del visore Expower è molto semplice, una volta scelto sul proprio smartphone il filmato, in 3D o in formato VR, basterà alloggiarlo nell’apposito scompartimento all’interno del visore e godere quindi della realtà virtuale semplicemente restando seduti sulla poltrona o sdraiati sul letto.
Per poco più di 20 euro è possibile portarsi a casa l’ottimo visore entry level Expower 3D VR Box 2016 e goderne appieno grazie alle centinaia di filmati che popolano il web, in attesa di passare a qualcosa di più corposo.