Non sfugge alle critiche degli insofferenti ai social network, il sito di condivisione di foto più in voga del momento. Ma se è certamente vero che questo genere di strumenti, quando abusati o utilizzati in modo poco accorto possono provocare danni anche seri, è vero pure che in determinate circostanze i social possono avere utilità concreta. Specialmente per chi è solo.
Proprio nell’ottica di fornire un aiuto in più ad un pubblico che conta fra i suoi iscritti anche migliaia e migliaia di adolescenti, particolarmente esposti a determinate problematiche, di recente Instagram ha lanciato una nuova funzione che, si spera, potrà prevenire gesti estremi da parte degli utenti in difficoltà.
Il colosso statunitense ha lavorato con il supporto di psicologi e psichiatri appartenenti ad organizzazioni impegnate nella lotta contro depressione, autolesionismo, suicidi e problematiche affini. Tra queste in particolar modo hanno collaborato al progetto la National Eating Disorders Association, contro i disturbi dell’alimentazione, e la National Suicide Prevention Lifeline, che si occupa di aiutare persone affette da depressione acuta.
Segnalazioni anonime e servizi di supporto
Nell’era dell’oversharing è possibile che persino drammi intimi e privati possano finire in rete sotto gli occhi di tutti. E pure, paradossalmente, e per quanto grottesco possa sembrare, proprio questo può fare la differenza per chi è in crisi e non sa come chiedere aiuto. O persino contribuire a salvare una vita.
Da alcuni giorni, infatti, chiunque noti un post dal contenuto preoccupante avrà la possibilità di segnalarlo in modo completamente anonimo. Ogni segnalazione verrà presa in carico ed esaminata in tempi brevi, ma scrupolosamente, da un team di esperti appositamente selezionati. A quel punto, tanto chi segnala il post, quanto chi lo ha pubblicato, riceveranno tutto l’aiuto possibile.
A chi esegue la segnalazione, infatti, verranno suggerite alcune misure da prendere in caso di emergenza per scongiurare il peggio, ma anche indicazioni su come comportarsi nel lungo periodo e nel modo più appropriato con una persona che soffre.
All’utente in difficoltà, invece, verrà inviato un primo messaggio di incoraggiamento che recita: “qualcuno ha visto uno dei tuoi post e crede che tu stia attraversando un periodo difficile. Se hai bisogno di supporto, ci piacerebbe poterti aiutare.”
Oltre al messaggio, poi, Instagram offre ulteriori opzioni.
Consigli su cosa fare in caso di pericolo immediato, ad esempio, tra cui la possibilità di contattare in modo diretto, telefonicamente o via chat, una serie di servizi di assistenza, naturalmente diversi da paese a paese e da caso a caso.
Sono presenti i numeri verdi per le vittime di bullismo o di omofobia, le linee per chi soffre di tendenze autolesioniste o pensate per i veterani di guerra, quelle dedicate ad anoressia, bulimia, o all’abuso di alchool e droga, e così via.
La piattaforma cerca di offrire un aiuto quanto più mirato possibile a chiunque sia in difficoltà, anche solo per ottenere comprensione e consigli.
Nessuno è escluso
Instagram mette a disposizione una lunga lista di servizi di supporto a livello globale che conta quaranta paesi e si apre con il link a befrienders.org, network mondiale per la prevenzione dei suici.
Per l’Italia in particolare, sono presenti Telefono Azzurro e Telefono Amico.
È presente inoltre un link ad un servizio di ricerca per trovare esperti nella propria zona di residenza, basato sul codice postale, ma è disponibile al momento solo per gli Stati Uniti.
In fine esiste anche l’opzione, solo all’apparenza banale, di essere semplicemente messi in contatto con un amico.