Dicevamo che falsi miti e consigli, spesso, ci hanno portato a sbagliare con le batterie di oggi. Forse, una volta, andava anche bene, ad esempio, scaricare il cellulare completamente prima di effettuare un ciclo di ricarica completa. Ma non è sempre detto. O, comunque, non solo questo (non) va fatto.
Un altro mito da sfatare è quello di metterlo in carica durante la notte. Vediamo per quale motivo.
Mito 2: lasciare la batteria in carica durante la notte uccidere la vita a lungo termine
Seguendo la stessa linea di non calibrare la batteria, potrebbe danneggiarla anche il “sovraccarico”, ovvero lasciarla collegata al caricabatterie per molto tempo. Quando un device è collegato per lunghi periodi di tempo, le batterie più vecchie potrebbero surriscaldarsi, in genere riducendo la loro capacità e la loro aspettativa di vita.
Ma oggi, gli smartphone ed i loro caricabatterie sono abbastanza “intelligenti” da evitare che questo possa accadere. Andrew Goldberg, direttore tecnico di iFixit, ha spiegato a tal riguardo: “Il ‘sovraccarico’ delle batterie non è più un problema. A differenza di quanto si potrebbe pensare (o quello che si è detto finora), lasciare il telefono cellulare o il nostro computer portatile collegato tutto il tempo non è un male per la batteria. Questo perché i nostri dispositivi, le batterie e i caricabatterie di oggi sono in realtà abbastanza ‘intelligenti’. Si continua a ricevere la carica anche quando il device è in piena capacità e questo reca effettivamente molto meno danni di quello che soffre quando è scaricata completamente”.
In entrambi i casi, lasciare il telefono collegato al caricabatterie per tutto il tempo può portare al degrado della batteria, ma non abbastanza per accorgersene. Come abbiamo accennato in altre occasioni, se si desidera estendere la durata massima della batteria si dovrebbe sempre mantenere carico il dispositivo tra il 40 e l’80%. Il che sembra una buona notizia, ma decisamente una follia per l’uso folle che facciamo degli smartphone ogni giorno. La buona notizia, almeno, è quella di poter lasciare il device collegato tutta la notte mentre si dorme. Cosa che non influisce negativamente, come di solito siamo abituati a sentire.
E’ bene ricordare che la cura della batteria del telefono cellulare è un po’ diversa da quella che generalmente eseguiamo su un computer portatile. E per un semplice motivo: probabilmente cambieremo il nostro smartphone almeno una volta ogni due anni. Questo significa che preoccuparsi per la durata della batteria non è così importante come l’aspettativa di “vita” del telefono stesso. Che, come tale, è notevolmente molto breve rispetto a quella di un portatile. Certo, si può essere il tipo di persona che non ama cambiarlo tanto spesso e si preferisce conservarlo per lungo tempo – o, perchè no, venderlo di seconda mano – ma quello che qui interessa è che le batterie si degradano nel tempo. Non importa quello che si fa. Ma non è certo il caso di farsi ossessionare.
Il prossimo mito? Chiudere le applicazioni per un risparmio della carica della batteria. Ma potrebbe interessarti anche il mito 1, riguardo la possibilità di caricare la batteria senza prima averla scaricata del tutto.