Secondo nuove informazioni pubblicate dal quotidiano The Wall Street Journal, Samsung non è ancora in un grado di identificare ciò che ha causato il non trascurabile buon numero di esplosioni del Galaxy Note 7. Come ormai ben noto, in diverse occasioni, questo avrebbe preso fuoco spontaneamente durante la carica. Le cause, però, rimangono ancora avvolte dal mistero.
Gli esperti del settore hanno indicato diverse possibili cause: prima fra tutte, il software che controlla i meccanismi di interazione con gli altri componenti della batteria dello smartphone per completare la progettazione dei circuiti.
Gli ingegneri stanno anche valutando la possibilità che il vano batteria possa essere stato troppo piccolo e inadeguato per ospitare una batteria di tale qualità e potenza.
Il governo della Corea del Sud sta conducendo le proprie indagini per determinare le cause esatte che hanno portato il Galaxy Note 7 ad esplodere già nel mese di luglio, ovvero subito dopo la sua presentazione. Tuttavia, ancora non si è raggiunta alcuna conclusione conclusione.
Tra l’altro, la società sembra di aver ritardato lo sviluppo e produzione del prossimo Galaxy S8 di almeno due settimane perché, al momento, molti ingegneri del comparto Samsung Mobile sono impegnati nel cercare di risolvere il problema.
Nel frattempo, lo ricordiamo, anche Apple sembra patire lo stesso inconveniente. Ammontano ormai a tre i casi di esplosione di iPhone 7. Che sia davvero il numero deleterio per questa generazione di smartphone?