Nella giornata di ieri Apple, tramite il CEO Tim Cook, ha annunciato al pubblico i risultati fiscali del quarto quarto del 2016 dichiarando di aver venduto la bellezza di 45,4 milioni di unità. La compagnia di Cupertino ha raggiunto numeri leggermente inferiori allo stesso periodo del 2015 quando aveva piazzato 48,04 milioni di unità vendute ma ha comunque superato le aspettative degli analisti di Wall Street incassando la cifra straordinaria di 44,8 milioni di dollari.
Sicuramente iPhone 7 non era, ad inizio anno, un device che, secondo gli analisti, sarebbe potuto arrivare a superare i suoi predecessori e certamente qualcuno tra i suoi concorrenti avrebbe surclassato i suoi numeri. Tuttavia non è sbagliato presupporre che l’incremento delle vendite sia dovuto all’ormai noto fiasco di Samsung Galaxy Note 7. La natura “esplosiva” del phablet del colosso sud coreano infatti ha causato il salto della barricata di molti utenti delusi dalla poca perizia che Samsung aveva posto nel suo ultimo flagship, non è quindi una sorpresa che, anche un po’ per ripicca verso Samsung, molti utenti siano passati direttamente da Galaxy Note 7 ad iPhone 7 ed iPhone 7 Plus.
In un ulteriore report, Tim Cook, CEO di Apple, ha sottolineato come le transazioni avvenute tramite Apple Pay sono cresciute del 500% grazie alla crescita internazionale delle ‘service locations’, e Apple in virtù di ciò sta guardando avanti verso la produzione di device IoT e di soluzioni smart home.
Tim Cook ha aggiunto inoltre che l’affaire Note 7 ha molto probabilmente causato in una certa percentuale il boost delle vendite di iPhone, tuttavia la percentuale di incremento dovuto a tutto ciò è chiaramente difficile da stimare ma “Apple sarà lieta di accogliere tutti coloro che vorranno passare ad iPhone da Note 7”. “La domanda di iPhone 7 e di iPhone 7 Plus è tutt’ora più alta rispetto alle disponibilità effettive di devices e – ha aggiunto Cook – la priorità della società è al momento quella di supplire le mancanze”.