Storicamente i dispositivi di casa Google sono sempre stati quelli sui quali era più facile ottenere i permessi di root, la community di appassionati e di sviluppatori più o meno preparati non hai mai fatto fatica nel compiere questo task. Per quanto riguarda i Google Pixel invece l’impresa è stata più ardua ma qualcuno ci è riuscito lo stesso.
Parliamo di Chainfire, sviluppatore noto per l’app SuperUser e per aver ottenuto permessi di root praticamente su qualsiasi device Android esistente, quindi se non lui chi avrebbe potuto raggiungere per primo questo traguardo? L’annuncio è stato dato dallo stesso Chainfire tramite un trionfante post via Twitter accompagnato da un’immagine abbastanza chiara.
Victory is mine! Full systemless root achieved. Boot image mods only, /system fully intact, dm-verity switchable. #pixel
— Chainfire (@ChainfireXDA) October 27, 2016
Il metodo con il quale lo sviluppatore ha ottenuto i permessi di root su Google Pixel e Google Pixel XL, per il momento, vede costretti coloro che non possono farne a meno a rinunciare a features come DM-verity e quindi ad Android Pay. Chainfire ha confermato di essersi già messo all’opera per poter reintrodurre la feature (che per noi in Italia non è proprio fondamentale effettivamente) e ha inoltre annunciato che tra pochi giorni rilascerà i tool necessari tramite un file .zip flashabile sul dispositivo.
I Google Pixel e Pixel XL venduti sono ancora pochi a causa sia del prezzo molto elevato che dalla mancanza di device utili a sopperire le richieste dell’utenza ma i pochi fortunati possessori del nuovo flagship di Google possono stare tranquilli perché anche per loro nei prossimi giorni sarà finalmente possibile ottenere i diritti di root, parola di Chainfire.