Lanciato nella sua prima versione definitiva il 2 settembre del 2008, Google Chrome è riuscito rapidamente a diventare il browser più diffuso ed utilizzato del pianeta. Il successo travolgente è derivato essenzialmente dalla perfetta integrazione con tutto l’ecosistema del colosso di Mountain View. Non deve dunque stupire l’incredibile traguardo raggiunto ed annunciato poco fa dalla stessa Google.
Chrome ha infatti tagliato il miliardo di installazioni attive, una cifra record che certifica l’incredibile successo di questo browser. In tutto questo, ha giocato un ruolo determinante Android, nel quale Chrome è divenuto ormai il browser definitivo, spingendo spesso gli utenti ad utilizzarlo, conseguentemente, anche sul desktop.
Eppure, non si tratta certamente di un browser privo di difetti. Chrome è infatti un programma che richiede un eccessivo utilizzo di RAM, soprattutto nella versione pensata per i computer. Per certi versi è il prezzo da pagare per poter usufruire di tutte le funzionalità avanzate che offre, ma spesso rappresenta un problema soprattutto per le “macchine” più datate.
Non solo, ma ultimamente è stato riscontrato anche un comportamento alquanto singolare da parte di Chrome, che di fatto scrive continuamente sui dischi SSD quando è in esecuzione. Ovviamente, questo può comportare una serie di problematiche, soprattutto in relazione alla longevità del disco in se per se.
Di contro però, Google Chrome è perfettamente integrato con i vari Gmail, YouTube, Keep, Maps ecc…, un’integrazione che risulta essere cruciale nella logica di avere un’esperienza su smartphone perfettamente complementare a quella su PC. Staremo a vedere come si evolverà il mercato browser nel prossimo futuro, ma sarà davvero difficile scalfire la leadership di Chrome.