Come saprete, in occasione dell’evento di lancio dei nuovi Pixel e Pixel XL, Google ha lanciato il Daydream VR, primo visore che sfrutta la tecnologia di realtà virtuale di Big G. L’obiettivo del colosso di Mountain View è quello di integrare perfettamente questo VR con i Pixel ma, stando alle prime prove effettuate, sembra ci sia qualche problema.
In particolare, utilizzando la modalità Daydream con il Pixel XL, è stato riscontrato un importante aumento delle temperature. Si parla di ben 56 gradi dopo appena 4 minuti di utilizzo, un dato per certi versi preoccupante. Potete osservare le immagini riprese da una telecamera termica, che mostra appunto la scocca posteriore del Pixel XL in colore completamente rosso, surriscaldata appunto.
In ogni caso, una tecnologia come Daydream richiede inevitabilmente uno sforzo per la CPU e, contestualmente, anche per la GPU. Stiamo comunque parlando di un sistema di realtà virtuale, e non di un’applicazione qualunque.
Ovviamente, è molto probabile che Google indaghi su questo comportamento del Pixel XL, anche perchè occorre verificare quelle che possono essere le conseguenze con un utilizzo prolungato nel tempo di questa modalità (e del conseguente aumento di temperatura continuata per la CPU). Staremo a vedere se ci saranno comunicato ufficiali da parte di Big G.