Google Translate si prepara ad una importante rivoluzione che renderà il suo lavoro migliore e più efficace. La compagnia di Mountain View ha deciso di intervenire sul suo servizio di traduzione (tutt’ora il più utilizzato al mondo) cambiando il sistema automatico di conversione linguistica. Si passerò da un sistema “Phrase-Based Machine Translation” ad uno “Neural Machine Translation”.
In parole povere, il traduttore funzionerà in maniera completamente diversa, visto che anziché analizzare parola per parola, interverrà in maniera compatta su tutta la frase che gli utenti scriveranno nel box. Il nuovo meccanismo dovrebbe aumentare molto la qualità del risultato finale, riducendo enormemente il margine d’errore dall’attuale 45% al 15%. Una vera e propria manna dal cielo per i tanti studenti, lavoratori o semplici curiosi che, spesso e volentieri, hanno sottolineato le tante carenze del servizio.
Google ha inoltre sottolineato che intende perfezionare ancora il sistema “Natural Machine Translation” aprendo a possibile future collaborazioni con gli sviluppatori
di tutto il mondo, attraverso il suo servizio cloud. “I progressi fatti rappresentano un grande punto di partenza per noi, ma vogliamo ancora lavorare ed imparare per rendere il servizio migliore nel tempo”, ha affermato il responsabile di Translate, Barak Turovsky.La nuova tecnologia di traduzione è stata sperimentata sin ad ora con l’inglese ed il cinese, due degli idiomi più parlati al mondo. Google ha da poco esteso il servizio a francese, tedesco, spagnolo, giapponese, coreano e turco, coprendo – secondo le stime di Mountain View – circa il 35% del parlato mondiale. A breve però i miglioramenti dovrebbero essere estesi a nuove lingue tra cui l’italiano. L’obiettivo ovviamente è quello di coprire tutti i 103 sistemi linguistici presenti in Translate.