Espandendosi oltre le app di messaggistica Telegram lancia Telegraph, una piattaforma di blogging totalmente anonima con cui pubblicare post senza alcuna registrazione.
Sicuramente non è uno strumento per il blogging convenzionale quello che è stato lanciato da Telegram, creazione di Pavel Durov. Basta navigare all’indirizzo Telegra.ph per rendersi conto di come la filosofia che ha generato Telegram sia stata infusa in questo portale.
L’interfaccia che ci accoglie è minimalista, senza nessuno spreco o distrazione: solo noi e 3 campi da compilare. Ovviamente ci servirà un titolo per il nostro post/articolo/storia o qualunque altra cosa ci venga in mente. Se vogliamo possiamo inserire anche il nostro nome come autori, o usare uno pseudonimo.
Infine la parte creativa è affidata al campo “Your story“. Perchè ognuno di noi ha sicuramente una storia da raccontare: possiamo arricchire il testo con foto da caricare direttamente dal nostro pc. Oppure possiamo sfruttare l’embedding di video ed immagini all’interno della pagina.
Il tutto è istantaneo e piacevole, senza fronzoli con cui distrarci: una volta terminata la nostra storia clicchiamo su “Publish” e la nostra storia si trasformerà in un link. Se vogliamo tornarci in seguito dobbiamo avere cura di salvare il link, altrimenti il nostro articolo sarà “perso” per sempre.
Non c’è una cronologia a cui attingere e senza una registrazione non è infatti possibile tenere traccia dei vostri articoli. Tutto quello che potete fare è cambiare l’articolo mentre lo state scrivendo. Una volta chiusa la finestra, sia essa da PC o tablet o smartphone, non sarete più in grado di modificare l’articolo.
Telegraph si integra benissimo (come prevedibile) con Telegram, dove i link vengono visualizzati con la nuova “Apertura rapida“, una funzione introdotta recentemente che consente di avere un’anteprima a tutto schermo del link direttamente all’interno dell’app, senza aprire il browser esterno.
Alcune considerazioni personali su questa nuova iniziativa firmata da Pavel Durov: molte testate giornalistiche e blog, anche italiani e con una certa rilevanza nazionale, spacciano questa nuova piattaforma anonima come nuova benzina sul rogo delle news false, che tanto ha dominato la cronaca nell’era post-Trump.
Molti giornalisti sono infatti preoccupati che questa piattaforma possa aiutare il proliferarsi di notizie false, bufale ed anche il bullismo digitale. A garanzia degli autori ci sarebbe il perfetto anonimato, ed ognuno potrebbe sentirsi spronato nello scrivere storie false o accusatorie, senza che nessuno possa fare nulla.
Se da un lato questa preoccupazione è legittima, analizzando la questione con un’altra prospettiva questo pericolo sembra estremamente ridimensionato. In primis questa piattaforma anonima non godrà mai di quella autorevolezza che siti e blog possono offrire. Autorevolezza intesa come la capacità di portare ai lettori informazione vera, fatti oggettivi con cui potersi costruire da sé un’opinione personale, esperienza pregressa e competenze specifiche nel campo di cui si parla.
Le bufale e le notizie false sono un fenomeno da combattere e debellare, ma non sarà l’avvento di Telegraph a sancire una moltiplicazione di questi fenomeni. Esse serpeggiano sia tra i social media (che sono diventati mezzo privilegiato di informazione personale, NdR) attraverso fonti poco affidabili ma che vengono condivise da centinaia di migliaia di utenti, sia nelle grandi testate e nei blog specializzati, che spesso per far uscire una notizia prima della concorrenza non si curano neanche di verificare la veridicità della notizia stessa (come è capitato in questi giorni con il caso dei 30 minuti di video per adulti mandati in onda dalla CNN al posto di una serie TV).
Google e Facebook stanno adottando nuove strategie per combattere le notizie false. Per i blog e i siti di settore basterebbe avere un responsabile editoriale che curi questo aspetto fondamentale. L’anello più debole della catena dell’informazione però resta sempre e comunque il lettore.
A lui spetta il compito di diventare un lettore attivo piuttosto che un passivo fruitore di news. Le notizie false, le bufale ed il bullismo possono essere scongiurati preventivamente. E non sarà di certo un blog anonimo, che è un mero strumento, la causa della crescita esponenziale delle notizie false.
Riprendendo i cardini della sua filosofia, Telegram lancia Telegraph come un ulteriore strumento a disposizione degli utenti: gratuito, flessibile e sicuro. Gli stessi valori che hanno reso famoso e preferibile Telegram per centinaia di milioni di utenti, che continua ad espandersi con funzionalità sempre nuove.