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SMS: in arrivo i messaggi da €12,50 per pagare i servizi pubblici

Ecco come utilizzeremo d’ora in poi i messaggini

Chi ha detto che gli SMS sono ormai “morti e sepolti” dovrà ricredersi. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha innalzato la soglia massima di spesa dei messaggini, che dagli attuali 5 euro è passata a 12,50 euro (+ IVA). Questa novità, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, consentirà di utilizzare gli “short message service” come strumento di pagamento.

Gli SMS sono ancora vivi, sono ancora vivi!

Questi cambiamenti sono figli di numerosi solleciti fatti da parte di alcune aziende del trasporto pubblico, che vorrebbero utilizzare gli SMS come strumento di pagamento. L’incremento della soglia massima permetterà di utilizzare un semplice messaggio come strumento di pagamento e come strumento di accesso a numerosi servizi (biglietti di ingresso ai musei, biglietto di ingresso ai concerti musicali, biglietto di ingresso agli spettacoli teatrali, ecc.).

In Europa si parla già da diverso tempo di soluzioni di questo tipo. Con la Direttiva UE 2015/2366

, ad esempio, sono previste addirittura soglie massime di 50 euro/pagamento effettuato e fino a 300 euro per i servizi che prevedono abbonamenti mensili. Anche questa Direttiva entrerà in vigore a partire dal 2018.

Naturalmente l’utilizzo degli SMS come strumento di pagamento pone alcune questioni fondamentali. Una di queste riguarda il costo dei messaggini, decisamente più alto rispetto ai messaggi di testo utilizzati come semplice strumento di comunicazione (ad oggi inviare un messaggio non costa più di 20 centesimi, mentre l’utilizzo dei messaggi utilizzati a mo’ di strumento di pagamento costerà oltre 12 euro).

Un’altra questione fondamentale riguarda la tutela dei cittadini, i quali dovranno ricevere un messaggio di ricevuta sul proprio smartphone subito dopo aver effettuato il pagamento. In questo messaggio dovranno essere specificate le varie spese sostenute, scorporando i costi del servizio dai costi relativi all’invio dell’SMS. In questo SMS-ricevuta, inoltre, dovrà comparire un recapito telefonico che consentirà agli utenti di chiedere assistenza sui servizi richiesti (chiarimenti, eventuali proteste, ecc.).

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Pubblicato da
Giuseppe Servidio