News

Facebook, è rivoluzione: il social network diventerà un ‘giornale’

Facebook cambia faccia: da “social network” a “punto di riferimento dell’informazione”

Facebook starebbe lavorando alacremente su una nuova funzionalità che rivoluzionerà molto il concetto di “social network” e di “informazione”. La piattaforma utilizzata da oltre un miliardo e mezzo di utenti attivi ogni mese, presto potrebbe implementare una nuova feature che consentirà di visualizzare contenuti curati appositamente da alcuni editori direttamente dal News Feed. La nuova funzione si chiamerà Collections e sarà una vera e propria “collezione” dei migliori contenuti presenti sul web.

Oggi su Facebook circolano una miriade di notizie e contenuti, molto spesso falsi o palesemente inesatti (vedi la vicenda che ha coinvolto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti), che vengono spacciati per “autorevoli”. Per cercare di contrastare questo fenomeno alquanto increscioso, il re dei social network sta per lanciare la funzione Collections.

Collections: i potenziali vantaggi per gli editori e Facebook

Come abbiamo detto in precedenza Facebook

implementerà le Collections direttamente all’interno della sezione News Feed. Questo permetterà agli editori di avere un bacino di utenti enorme (oltre un miliardo e mezzo). In questo momento gli editori, se vogliono aumentare la visibilità dei propri contenuti, devono per forza di cosa pagare il social network che farà in modo che quel determinato contenuto raggiunga un alto numero di persone. Con l’avvento delle Collections, invece, gli editori potrebbero addirittura ricevere dei compensi da parte di Facebook per scrivere e pubblicare contenuti di qualità!

Queste comunque sono semplici ipotesi e rimangono tali. Non sono stati specificati tutti i dettagli riguardanti la ripartizione dei guadagni fra Facebook e i vari editori. Non sappiamo nemmeno se le Collections conterranno pubblicità o se saranno completamente “pulite”. Probabilmente gli utenti opterebbero per la seconda soluzione, ma chissà cosa decideranno di fare Mark Zuckerberg e gli editori.

Condividi
Pubblicato da
Giuseppe Servidio