Il mercato dei tablet continua la sua profonda discesa in termini di numeri e si appresta a chiudere un 2016 con una perdita clamorosa rispetto all’anno scorso: – 12% di vendite nell’arco dei 365 giorni. Numeri che lasciano molto perplessi gli analisti di Idc e che confermano i dubbi di noi consumatori, soprattutto riguardo lo stato di salute di un prodotto che sembra aver già dato il meglio di sé e che è in attesa di una profonda rivoluzione da parte dei produttori.
Questo 12% in termini di numeri reali si traduce in una diminuzione di circa 22 milioni di unità smaltite, stabilendo la quota di tablet venduti a 182,3 milioni di unità. Il trend dovrebbe confermarsi in tutto il 2017, mentre una piccola ripresa sarebbe prevista nel periodo tra il 2018 ed il 2020 grazie all’immissione sul mercato dei cosiddetti “tablet 2 in 1” con tastiera incorporata.
Questi tipi di device – su cui Microsoft sta puntando molto e su cui anche Apple sta iniziando a pensare – rappresentano il traino del commercio, almeno negli ultimi mesi. Per il futuro immediato, inoltre, è garantita un’avanzata di questa tipologia di prodotto anche perché spesso e volentieri i “tablet 2 in 1” rappresentano un device molto performante e funzionale.
L’indagine di Idc ha inoltre sottolineato come il consumatore stia iniziando a preferire sempre più device con schermi grandi. La tendenza del mercato indica che tra quattro anni vi sarà un forte calo nelle vendite dei prodotti con schermo da 7 a 9 pollici ed un fortissimo incremento per i prodotti con schermo superiore ai 9 pollici. Non è un caso quindi che sia Apple sia Samsung – regine incontrastate di questo business – stiano puntando tutto su device solo apparentemente ingombranti.