Dal 2012 sul robottino verde girava un algoritmo delta, che da quest’anno è stato sostituito con uno nuovo: il bsdiff, creato da Colin Percival. Questo nuovo algoritmo è in grado di ridurre la dimensione dei file di aggiornamento del 50% o più.
Durante questo 2016, precisamente da luglio, sembra che Google sia abbia trovato un modo di ridurre la dimesione delle app, in particolare degli aggiornamenti. La notizia è ufficiale ed arriva dalla stessa Big G.
Le novità non smettono mai di arrivare e per Google questo metodo risulta già antiquato e poco efficace. La società sembra voler nuovamente rivoluzionare il metodo di gestione delle dimensioni degli applicativi per Android.
Il gruppo americano, infatti, parla di alcuni test ed annuncia un nuovo processo chiamato “file-by-file patch” Il nuovo algoritmo, che secondo i dati riportati dai test, sarebbe in grado di ridurre le applicazioni del 65% in media
Google sottolinea come dal momento del roll out, gli utenti potranno risparmiare fino a 6 petabyte al giorno. Questo è possibile tramite l’accesso ad internet dello smartphone, il quale rileva le modifiche ai dati non compressi in modo tale da non decomprimere i file vecchi e i nuovi. In questo modo il dispositivo sarà in grado di sfruttare l’algoritmo delta in modo più vantaggioso ed intelligente.
La patch viene applicata attraverso la rimozione del vecchio file e l’applicazione del delta al file nuovo non compresso prima della ricompressione.
I test iniziali hanno portato ad una riduzione dell’8% su alcune app come Kindle, Gmail, Google Mpas, Heroes Farm, Super Saga e ad altre come Netflix l’ottimizzazione degli aggiornamenti è arrivata al 40% in più rispetto al bsdiff, con una dimesione ridotta dell’app complessiva del 92%.