I lettori più mattinieri si saranno imbattuti almeno una volta nella loro vita in una schermata blu presente sui canali RAI che dopo una serie di fischi e rumori come quelli di un vecchio modem 56k annunciava l’ora esatta. La scena che si presentava davanti agli occhi dei telespettatori era più o meno la seguente salvo variazioni grafiche dovute all’avanzare degli anni e della tecnologia:
Gli strani fischi emessi dal segnale non sono altro che informazioni codificate emesse in corrispondenza del secondo 52, e permettono di comunicare attraverso il segnale audio codificato le informazioni temporali come ore, minuti e secondi oltre che il giorno sia numerico che all’interno della settimana ed il mese. Attraverso il codice è trasmesso anche se è in vigore l’ora solare o l’ora legale.
Il Segnale orario RAI Codificato risale così come lo conosciamo risale al lontano 1979, ma in seguito all’avvento delle trasmissioni digitali questa funzionalità ha perso il proprio significato. Quindi a partire dal prossimo 31 dicembre e dopo 37 anni di servizio, la RAI ha deciso di sospendere il servizio e la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologia (Inrim), che si occupa di tutte le misure in Italia. Infatti il segnale SRC (Segnale orario Rai Codificato) radiotrasmesso non è più idoneo a garantire un’accurata precisione del tempo, pertanto la RAI ha deciso di eliminarlo.
Questo tuttavia non vuol dire che l’Inrim non rinuncia al progetto di avvisare gli utenti dell’ora esatta. Infatti l’obiettivo a lungo termine è quello della realizzazione di un collegamento ottico in grado di unire tutti i principali Istituti Metrologici e i centri di ricerca nazionali ed internazionali.