Facebook è nuovamente nel mirino della Commissione Europea capeggiata dal commissario Margrethe Vestager. L’organo UE ha inviato una dichiarazione al re dei social network nella quale vengono elencate alcune irregolarità che la società di Mark Zuckerberg avrebbe tenuto nel momento in cui ha acquisito WhatsApp, il popolare servizio di Instant Messaging.
Nel comunicato stampa diramato dall’Antitrust europeo si legge infatti che le pratiche adottate da Facebook sono “non corrette o ingannevoli durante l’indagine della Commissione del 2014, basata sul regolamento UE sulle fusioni, sulla programmata acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook”.
La stessa Margrethe Vestager ha riferito che “le società hanno l’obbligo di fornire alla Commissione UE informazioni accurate durante le indagini sulle joint venture. Devono prendere seriamente quest’obbligo
”.Il commissario ha poi aggiunto: “La nostra revisione puntuale ed efficace delle fusioni dipende dall’accuratezza delle informazioni fornite dalle compagnie coinvolte. Nella fattispecie la visione preliminare della Commissione è che Facebook abbia in qualche modo fornito delle informazioni ingannevoli o comunque non corrette durante l’indagine sull’acquisizione di Whatsapp. La società adesso ha l’opportunità di rispondere”.
Fra le informazioni omesse dal social network in sede di acquisizione di WhatsApp c’è soprattutto quella riguardante la possibilità di collegare gli account WhatsApp agli account Facebook. Il social blu ha tempo fino al 31 gennaio 2017 per confutare le accuse mosse dall’Antitrust europeo. La società diretta dal giovane miliardario Mark Zuckerberg rischia seriamente di incorrere in una sanzione pari all’1% del suo fatturato.