Quello che sarebbe dovuto essere uno dei migliori device del 2016 è presto diventato per gli utenti un pericolo per la salute e per Samsung un vero e proprio incubo. Sembra però che i fenomeni di autocombustione e di esplosione non siano limitati solo a Galaxy Note 7, che addirittura per questo motivo è stato ritirato dal mercato, ma ne sono afflitti anche alcuni modelli di Galaxy S6 Edge e Galaxy S7 Edge.
Se per i Note 7 il problema era da ricercare nelle caratteristiche costruttive del device dove sembra che la batteria venisse troppo compressa dal case, in S7 edge e S6 edge non ci sono ancora indizi sui motivi scatenanti anche se, al momento, i sospettati sono la CPU che potrebbe avere problemi di core o origini esterne del tutto casuali come shock meccanici o caricabatterie di bassa qualità.
La notizia di oggi riguarda un utente di Reddit di nome ReturnThroughAether, il quale ha postato questa mattina una foto del suo Samsung Galaxy S6 Edge che ha optato per una scintillante dipartita. Fortunatamente nessuno si è fatto male nel mini incendio avvenuto sul comodino di fianco al letto dell’utente. L’S6 Edge dell’utente, con una morte alla Shireen Baratheon, ha preso fuoco nella notte in maniera apparentemente del tutto silenziosa tanto che lo sfortunato ragazzo ha trovato il suo smartphone in cenere al suo risveglio. Ovviamente tutto ciò ha causato la perdita di dati preziosi da parte dell’utente che purtroppo dovrà dire addio alla sua collezione di foto del suo viaggio in Africa, anche se quantomeno adesso avrà sicuramente imparato l’importanza di fare dei backup appena possibile.
ReturnThrougAether ha dichiarato di aver parlato con Samsung e con il suo carrier ma non sa se potrà ottenere un nuovo device dall’azienda o alcun tipo di compensazione differente. Lo smartphone, a sua detta, non aveva mai avuto alcun problema, né di surriscaldamento né di alcun altro genere prima di oggi.
Sicuramente le ragioni possono essere molteplici, abbiamo visto, nel corso degli anni, ben più di qualche device andarsene per sempre tra le scintille ma quando questo succede a Samsung, specie in questo momento storico, la notizia fa sempre molta presa. La compagnia sud coreana ha affermato pochi giorni fa di conoscere l’esatta ragione delle esplosioni di Note 7 ma ha anche aggiunto di non volerla divulgare. Non ci interessa sapere il perché di questa politica aziendale, ma certo è che se Samsung divulgasse la motivazione e, facendo ammenda, garantisse di aver risolto il problema, probabilmente l’utenza potrebbe riacquisire un minimo di fiducia nel brand, anche se probabilmente per dimenticarci la faccenda completamente dovranno passare ancora parecchi anni.