Signal, l’app per eccellenza per l’invio di messaggi crittografati, riesce ad eludere la censura operata da paesi come l’Egitto.
Vista da noi occidentali, ed italiani in particolare, la censura appare come un fantasma lontano, retaggio della Grande Guerra. La libertà di esprimere il proprio pensiero in qualunque forma e modo, così come la tutela di questo diretto ci sembrano quasi scontate, alla base di qualsiasi società civile.
Esistono però molte nazioni che limitano o vietano l’utilizzo di strumenti che sostanzialmente agiscono come veri e propri canali alternativi ad un’informazione di regime che è spesso distorta. Uno di questi è l’Egitto, dove una dura censura preventiva viene applicata a social e app di messaggistica.
Da un lato c’è l’intento di limitare la divulgazione di informazioni “scomode”, dall’altro l’abolizione della privacy e di qualsiasi contenuto che non possa essere passato al vaglio del regime. E molto spesso le conseguenze per i trasgressori sono pesantissime, con ordinanze di carcerazione per direttissima o torture corporali.
Signal è una delle app più apprezzate per lo scambio di messaggi crittografati, quindi che risultano impossibili da leggere per chi volesse fare lo “spione” tra due smartphone che si scambiano messaggi. Sfrutta la crittografia end-to-end, quindi con l’utilizzo di chiavi private che solo i proprietari dei messaggi conoscono.
Open Whispers System, i creatori di Signal, si sono accorti che il governo Egiziano ha bloccato l’accesso al loro servizio ad inizio settimana. Con un aggiornamento i creatori dell’app sono riusciti ad eludere la censura applicata dal governo Egiziano in modo molto ingegnoso.
Sfruttando i CDN (Content Delivery Network) di Google, tutti i messaggi scambiati attraverso l’applicazione dall’esterno appaiono come richieste da e per servizi Google.
“La release di Signal di oggi utilizza una tecnica nota come Domain Fronting. Molti servizi popolari e CDNs, come Google, Amazon Cloudfront, Amazon S3, Azure, CloudFlare, Fastly and Akamai possono essere usati per accedere a Signal in un modo che lo rende indistinguibile da altro traffico incensurato. L’idea è che, per bloccare il traffico voluto, il censore dovrebbe bloccare interamente questi servizi. Con servizi a larga scala che agiscono come Domain Front, disabilitare Signal significherebbe disabilitare Internet.”
Gli utenti Egiziani possono quindi utilizzare Signal indisturbatamente, perché il governo per bloccare i messaggi scambiati con l’app dovrebbe bloccare tutti i servizi Google dato che il traffico non è distinguibile da quello di altri servizi. Oggi una piccola battaglia è stata vinta nella grande guerra alla censura operata dai governi.