La conferenza Xiaomi in programma al CES 2017 si è conclusa con la presentazione di due prodotti che ancora una volta saranno in vendita soltanto in Cina. La speranza dei molti di trovare i dispositivi della più volte definita “Apple d’oriente” nei comuni negozi di elettronica, svanisce di nuovo.
Xiaomi non si era mai presentata al CES con una conferenza programmata. Tanti avevano ipotizzato che l’idea della compagnia fosse quella di aprire le porte almeno al mercato americano. Ciò non è avvenuto e qualcuno probabilmente ne sarà rimasto deluso. Wang Xiang, uno dei presidenti della leader nel settore smartphone in Cina, si è espresso a riguardo affermando che “il CES è un’opportunità per farsi conoscere meglio agli occhi di tutti” ed ha continuato, sostenendo che l’evento in questione “non è più un palcoscenico per i soli dispositivi destinati all’America, ma un’ esposizione globale volta al lancio dei prodotti in Cina ed altri mercati.“
Teasers in stile Apple, immagini dall’ecosistema Mi ed una presentazione ufficiale dei volti interni alla compagnia davanti ai presenti a Las Vegas. Questo è stato il modo di presentarsi al CES per Xiaomi. Durante la conferenza sono inoltre emersi: una nuova variante di Mi MIX in colorazione bianco perla, le cui specifiche interne rimangono invariate; una Mi TV 4K da 65″, con un design senza bordi e sistema Dolby Atmos, ed uno spessore praticamente invisibile di 4.9 mm che, come accennato da Hugo Barra, è addirittura più sottile di un iPhone 7; infine arriva Mi Router HD, ovvero un NAS, in grado di effettuare sincronizzazioni automatiche con Dropbox in versione 1TB al prezzo di circa $200 oppure 8TB intorno ai $500.
Le intenzioni dell’azienda al momento sono molto chiare dunque, e paesi come gli Stati Uniti o l’Europa occidentale non sembrano nel mirino di Xiaomi, che proprio ieri ha pubblicato una mappa su Twitter dei 20 paesi in cui essa è presente.
Per il momento a chi vorrà acquistare i prodotti sopracitati non resterà che attendere la disponibilità su siti di vendita di terze parti, sperando che Xiaomi decida di affacciarsi anche all’occidente.