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iPhone compie 10 anni: non è stato il primo smartphone della storia ma ci ha cambiato la vita

L’iPhone ha cambiato il nostro modo di comunicare

Il 9 gennaio 2007, quasi dieci anni fa, Steve Jobs davanti ad un uditorio di tremila persone sedute nella platea del Moscone Center di San Francisco presentò una delle migliori creazioni della sua vita: iPhone. Il genio visionario quella fredda mattina idealmente condannò a “morte” Nokia, BlackBerry, Motorola e molti altri produttori di telefoni cellulari presentando il primo smartphone di Apple, ma non il primo smartphone della storia (Il primo vero smartphone si chiamava Simon e fu ideato nei primi anni ’90 da IBM, una delle storiche rivali di Apple).

“Lo chiameremo iPhone”

Steve Jobs svela il primo iPhone

Steve Jobs quella mattina esordì dicendo che avrebbe presentato ben tre nuovi dispositivi: un iPod con uno schermo sensibile al tocco, un telefono cellulare “rivoluzionario” e anche un dispositivo che permettesse agli utenti di accedere a Internet con maggiore semplicità. Questi tre dispositivi, però, non erano separati… erano stati “fusi” in un unico device. “Lo chiameremo iPhone!”, esclamò Steve Jobs e la platea accolse questo rivoluzionario prodotto hi-tech con uno scrosciante applauso, con urla e con un entusiasmo mai avvertito prima (nemmeno nel 1984 con l’introduzione del Macintosh).

Durante il Keynote, Jobs alimentò l’entusiasmo del pubblico affermando: “Oggi Apple reinventa il telefono”, ed è proprio quello che accadde. L’uditorio che ebbe il privilegio di assistere dal vivo a quell’evento storico intuì questo non appena il CEO di Apple mostrò alcune diapositive in cui erano raffigurati i “migliori” telefoni dell’epoca. Secondo Jobs quelli non erano affatto i migliori telefoni visto che:
• Avevano degli schermi piccolissimi;
• Delle tastiere fisiche enormi che occupavano la gran parte della superficie frontale del telefono;
• Sistemi Operativi a dir poco primitivi e limitati.

Steve Jobs ridicolizza i “migliori” telefoni dell’epoca

È proprio a questo punto che Steve Jobs, con un tempismo perfetto, alza il sipario sull’invenzione del secolo, iPhone: un telefono bello, funzionale, curato nei minimi dettagli e soprattutto “rivoluzionario” proprio come il suo papà, Steve Jobs.

Da quel giorno il nostro modo di comunicare è cambiato molto: oggi con un semplice “touch” possiamo prenotare un volo, un ristorante, possiamo comunicare con tutto il mondo e possiamo fare cose che fino a un decennio fa rasentavano il fantascientifico. Se possiamo fare tutto ciò con un semplice “tocco” in gran parte lo dobbiamo a Apple e a Steve Jobs.

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Pubblicato da
Giuseppe Servidio