Sicuramente tutti voi sapranno bene chi e cosa sia Yahoo!, la famosa e longeva compagnia americana, nata ormai 23 anni fa, sta per chiudere definitivamente i battenti. L’acquisizione da parte di Verizon smantellerà del tutto la vecchia società facendo rinascere dalle ceneri di Yahoo!, Altaba, nuova compagnia che non vedrà però al timone la storica CEO Marissa Meyer.
Una decisione comunicata a ciel sereno dalla stessa azienda di Sunnyvale tramite un documento presentato alla Securities and Exchange Commission americana. Yahoo! è morta. Verizon, colosso delle telecomunicazioni poco conosciuto da noi, ma leader assoluto nel settore tlc a livello mondiale, questa estate ha ultimato l’accordo per l’acquisizione di Yahoo! per un totale di 4,8 miliardi di dollari. Probabilmente la scelta di chiudere definitivamente la compagnia per riaprirne un’altra con un nome diverso non è era già nei piani di Verizon dall’inizio. Sono stati probabilmente gli avvenimenti accorsi negli ultimi anni, come gli attacchi hacker del 2013 e 2014, resi noti solo di recente e che hanno abbattuto il nome del brand (oltre ad aver compromesso un miliardo e mezzo di accounts), a far sì che si prendesse una decisione così drastica.
La nuova società nascente si chiamerà Altaba e sarà una compagnia di investimenti con partecipazioni pesanti dall’oriente come quelle di Alibaba Group Holding e Yahoo! Japan e potrà inoltre contare su 5 consiglieri già in Yahoo! ossia Tor Braham, Eric Brandt, Catherine Friedman, Thomas McInerney e Jeffrey Smith.
La fine di Yahoo! segna probabilmente la fine di un’epoca, quando nel 2000 non esistevano ancora gli smartphone, WhatsApp, LinkedIN e Facebook, Yahoo! era il super colosso di internet con un valore che superava i 125 miliardi di dollari. Con la crescita esponenziale di Google e di altre compagnie, l’azienda di Sunnyvale sarebbe potuta passare in mano a Microsoft che però si vide rifiutata un’offerta da 45 miliardi di dollari. Per il resto, la storia recente di Yahoo! è una storia di declino lento ed inesorabile, una serie di investimenti sbagliati e cattive strategie di mercato hanno portato alla disfatta. Dal 2012 la CEO è stata Marissa Mayer, una giovane promettente che aveva incanalato subito l’azienda nella giusta strada tramite l’acquisizione di Tumblr. Tuttavia il poco tempo a disposizione e la situazione economico finanziaria disastrosa nella quale versava la compagnia, non hanno permesso a Marissa Mayer di portare a compimento quello che sarebbe stato un vero e proprio miracolo.