I dati di Gennaio 2017 lo confermano: Android Froyo è morto, uscendo definitivamente dalla tabella di distribuzione Android, mentre Nougat resta fermo a meno dell’1%.
Sono passati 7 anni dall’annuncio di Android da parte di Google, e in questi anni il robottino verde ne ha viste tante. Ben 14 sono le versioni di Android presentate, se includiamo anche la versione Alpha e Beta del software che conta più di 2 miliardi di utenti in tutto il mondo.
Android ha un grande difetto: la sua politica non risulta abbastanza efficace da forzare l’adozione delle sue release software più recenti alla sua base utenti. Molti produttori si limitano a vendere smartphone senza garantire aggiornamenti nel lungo periodo: spesso la prassi è quella di garantire aggiornamento per un anno o giù di lì, abbandonando il supporto software per i terminali.
Ovviamente i prodotti top di gamma di solito hanno un percorso privilegiato, con un supporto software che può durare anche 2 o 3 anni, ma sono le eccezioni che confermano la regola.
Basti pensare che alcuni dispositivi vengono ancora oggi venduti con Android KitKat 4.4.2 a bordo: una versione Android annunciata a Settembre 2013 e che ancora oggi detiene più del 25% dello share totale
della distribuzione Android. Nell’infografica relativa alla distribuzione Android di Dicembre era ancora possibile leggere “Android Froyo“, la versione software 2.2-2.3 rilasciata nel mese di Maggio 2010.Come possiamo vedere dai dati rilasciati nel blog ufficiale di Google Android Froyo è morto, ovvero scompare (finalmente, NdR) dalla tabella. Questo significa che i dispositivi con a bordo la versione 2.2 di Android sono meno dello 0.1%, e quindi automaticamente eliminati dalla tabella. E’ un’ottima notizia per Google: avere software obsolescente porta a dispositivi non sicuri e ad un’esperienza d’uso limitata.
Molto meno felice sarà Google se si guarda alla distribuzione per Android Nougat, ultima versione del software con il robottino verde. Google ha suddiviso Android Nougat nelle due versioni rilasciate, 7.0 e 7.1, quest’ultima disponibile attualmente solo per i Google Pixel e Sony Xperia X.
Combinate insieme queste due versioni non riescono ad arrivare neppure all’1% totale dei dispositivi con a bordo Android utilizzati. Se prendiamo Apple come punto di riferimento, anche se è un paragone forzato dato il modello completamente antitetico, il divario diventa imbarazzante: dopo 3 mesi dal lancio il tasso d’adozione di iOS 10, ultima release software disponibile per iPhone e iPad, era del 63%.
Rimane Android Lollipop la release più utilizzata, con la versione 5.0 e 5.1 che totalizzano il 33.4% dei dispositivi. Al secondo posto Marshmallow, una release relativamente recente (2015) e che conta per il 29.6%.