Honor 6X è stato presentato ufficialmente durante lo scorso CES ed ha subito riscosso successo fra utenti finali ed addetti stampa. La sua forza, il rapporto qualità/prezzo.

Honor 6X, l’XtraOrdinary che merita di farsi conoscere

Honor 6X è sempre accompagnato sui social dall’hashtag #XtraOrdinary, ovviamente è una trovata di marketing, ma in questo caso non è priva di senso. Dietro quella parola c’è la filosofia del brand emergente, nato da una costola di Huawei.

La piccola grande realtà è in ascesa da meno di 2 anni in Italia ed i consensi sono in continuo aumento. Al momento però, i prodotti Honor riscuotono maggior successo nella fetta di “utenti consapevoli“. Si tratta di quei consumatori che vanno oltre la mera pubblicità e si informano prima di acquistare il terminale in promozione sul volantino di qualche catena di grande distribuzione. Un vero peccato, perché l’eccellente rapporto qualità/prezzo tipico di questi device merita più considerazione.

Facendo due chiacchiere con Flavio Duiven, uno dei responsabili di Honor Italia, é emerso che nel nostro paese – come nel resto d’Europa – è in corso una progressiva diffusione di punti di assistenza post vendita e distribuzione fisica, nei negozi autorizzati. Alla mia domanda a riguardo delle possibili influenze sul prezzo dei prodotti, dovuta a questi investimenti, sono stata rassicurata perché – eventuali piccole oscillazioni in avanti – saranno legate esclusivamente a consistenti miglioramenti di smartphone e phablet Honor.

In particolare, Honor 6X – sotto una scocca da medio di gamma – nasconde un hardware di livello. Eccone un breve riassunto, la recensione completa sarà disponibile sul nostro sito a brevissimo:

  • Soc Kirin 655, octa core con massima frequenza 1,9 ghz;
  • RAM: 3/4GB (a seconda della versione)
  • Storage interno 32/64GB ( in base al modello scelto)
  • Camera posteriore 12+2MP, il secondo sensore produce effetti di sfocatura molto potenti, grazie ad un apertura del diaframma fino ad f.0,95;
  • Display da 5,5″ con risoluzione Full HD e protezione garantita da vetro 2,5D;
  • Batteria da 3340 mAh e sistema di ricarica rapida proprietario;
  • Back panel in alluminio.

Honor nasce da Huawei, ma non è un suo “sottoprodotto”

Non è difficile leggere in giro che Huawei ha creato Honor per distribuire prodotti di fascia più economica. La realtà è completamente differente, o meglio, non è da intendersi in senso negativo. La differenza fra i due brand è nel target finale e nelle fasce di mercato di posizionamento. Mentre Huawei mira al prodotto “premium”, per fronteggiare colossi come Samsung ed Apple, Honor si rivolge ai giovani ed ai “giovani dentro” (parole di Flavio Duiven, ndr). Un pubblico che non ha bisogno di farsi guidare, che sceglie consapevolmente e sa che il prodotto acquistato potrebbe costare molto di più. La fascia di mercato di riferimento è dunque quella di Xiaomi, UMi, Oppo e tutti gli altri produttori orientali emergenti.

L’importante differenza è che Honor si muove con un occhio di riguardo al post vendita (semplificazione dei processi per utilizzare la garanzia) ed alla possibilità di toccare i prodotti con mano prima di acquistarli, un vantaggio non da poco rispetto alla concorrenza.

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