Eccoci tornati con la nostra rubrica del lunedì, “L’economia del mercato smartphone”, con la quale cerchiamo di farvi comprendere meglio i trend dominanti di questo settore. Dopo aver analizzato nel dettaglio la situazione di Huawei, Samsung, Oppo ed HTC, questa volta ci concentriamo su Sony, uno dei brand storici dell’elettronica di consumo.
Nonostante l’azienda giapponese operi nel mercato dal lontano 1946, e ricopra una posizione di leadership in molti settori dell’elettronica, come quello del gaming (attraverso il brand PlayStation) e quello dei televisori, sta faticando tremendamente a ritagliarsi una quota significativa all’interno del settore smartphone.
Come ricorderete, Sony ha vissuto i migliori anni nel mercato della telefonia ai tempi della joint venture con Eriksson, che ha dato vita ad alcuni modelli che hanno fatto la storia. Pensiamo, ad esempio, al T68i, o ai feature phone realizzati in collaborazione con Carl Zeiss per la parte fotografica, che di fatto hanno consentito un vero salto di qualità in questo ambito.
Eppure, il la gamma Xperia ha introdotto alcuni elementi di altissimo valore, che oggi ritroviamo all’interno di un pò tutti gli smartphone. Pensiamo, ad esempio, all’impermeabilità, fiore all’occhiello della campagna pubblicitaria del Galaxy S7 e di iPhone 7, ma introdotta per la prima volta con l’Xperia Z. Uno dei tanti esempio in cui Sony non ha saputo sfruttare la propria avanguardia tecnica.
Ed eccoci giunti al 2017, un anno che sarà cruciale per Sony in ambito mobile. L’azienda giapponese sarà chiamata ad un netto cambio di marcia, che potrebbe essere operato con il prossimo flagship, quel tanto chiacchierato Xperia XZ Premium. Staremo a vedere, nel frattempo siate partecipi di quanto il mercato smartphone possa essere spietato, anche con i brand più noti.